16 Dicembre 2020 - 17:02

DPCM Natale: l’importanza di avere un premier

conte dpcm natale

Il Governo è in riunione per decidere le disposizioni per Natale. Intanto Conte dovrà fare da raccordo tra i ministri

Una giornata assolutamente indispensabile. Oggi si deciderà il verdetto che riguarderà l’Italia e le festività di Natale. Il Governo è alla ricerca di una quadra che gli consenta di affrontare uno dei pericoli maggiori (almeno da quando l’epidemia da Coronavirus è cominciata) che incombe sul destino degli abitanti. Stiamo parlando degli assembramenti che si verrebbero a creare durante le festività a causa di cenoni e di incontri in famiglia. Un rischio che l’esecutivo vuole naturalmente evitare, anche se non tutti sono concordi.

Ancora una volta, la maggioranza è divisa, scissa più che mai su un tema così fondamentale come quello natalizio. Da un lato vi sono i ministri Boccia, Speranza e il commissario Arcuri, che vorrebbero naturalmente porre i sigilli all’Italia intera durante il periodo delle festività natalizie. Misure ovviamente puramente precauzionali, che assumono un senso nel momento in cui si va ad analizzare la scala dei contagi che negli ultimi tempi è tornata a salire vertiginosamente. Il tempo massimo per la decisione definitiva è venerdì. Dall’altra parte, vi è Italia Viva che tenta di mettere i bastoni tra le ruote, come fosse un corpo estraneo al Governo.

Infatti, il ministro Bellanova e anche lo stesso Matteo Renzi sono i principali avversari del Governo “rigorista“, in questa fase. Impressionante (ma probabilmente nemmeno troppo) come l’ex leader del PD abbia intrapreso posizioni simili a quelle del suo arci-nemico Matteo Salvini. Entrambi sono infatti per le aperture senza filtri, come se il pericolo del virus sia completamente passato e sia solamente un brutto ricordo. Dunque, in questo caso, Giuseppe Conte è alle prese con un compito ulteriormente ostico da esautorare. Non solo deve far sì che il Natale scorra sicuro, ma deve anche evitare rovesci di Governo.

La dura vita del premier

In questi casi, nessuno vorrebbe minimamente essere al posto di Giuseppe Conte. Colui che ha (solitamente) il ruolo più invidiato di tutta Italia si ritrova oggi a battagliare per mantenere l’ordine in una maggioranza indisciplinata. Il premier è ad un bivio, molto difficile da risolvere: limitarsi a vietare gli spostamenti tra Comuni (con qualche eccezione) o chiusura totale per i giorni clou tra il Natale e il 6 Gennaio? Lockdown per le feste o zona arancione con tanto di “rinforzo”? Questo è il dubbio che più attanaglia i pensieri del primo ministro.

Una scelta che si pone non solo come specchietto per cambiare la realtà dell’Italia, ma anche come dilemma per capire meglio gli equilibri di Governo. Giuseppe Conte è alle prese con il problema Italia Viva, tutt’altro che facile da risolvere. Matteo Renzi sta facendo il diavolo a quattro nel tentativo di alzare la voce, battere i pugni e ottenere una posizione vantaggiosa. D’altronde, Italia Viva è nella posizione corretta per farlo, in quanto è uno dei partiti principali per cui la macchina e l’apparato di Governo ancora si muove e procede. L’abbandono di un pezzo del centrosinistra significherebbe, probabilmente, cedere completamente tutto alla destra.

Un rischio che, almeno in questo frangente segnato da catastrofi, il Governo stesso non vuole compiere. Se da un lato il premier può contare sul pieno appoggio del PD, dall’altro non è tanto sicuro di poter fare lo stesso con Italia Viva. La ministra Bellanova, almeno per ora, nonostante la sua assenza al tavolo, nega qualsiasi voglia di stravolgimento ed è pronta ad assicurare il suo sostegno (cosa che, quasi sicuramente, farà anche Renzi). L’impressione, dunque, è che nel Governo ci sia solamente un fastidio, ma che il Natale possa passar via sereno.