8 Maggio 2015 - 22:14

Elezioni in Gran Bretagna: vittoria di Cameron

David Cameron

Risultato storico alle elezioni in Gran Bretagna. Cameron e i conservatori trionfano. Sconfitta per i laburisti. Boom per lo Scottish National Party

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LONDRA – Benché i sondaggi pre-elettorali in questi mesi hanno pronosticato un testa a testa finale tra i conservatori e i laburisti, le elezioni britanniche, tenutesi giovedì scorso, in realtà si sono concluse all’insegna dello stupore.

La nazione, infatti, è stata colpita da un vero shock assistendo alla sorprendente vittoria del Primo Ministro David Cameron e del suo partito conservatore e alla nuova e inattesa sconfitta del partito laburista, smentendo in questo modo quanto invece suggerivano i sondaggi.

Cameron viene così riconfermato per un secondo mandato al n. 10 di Downing Street e, dopo aver incontrato nel primo pomeriggio la regina Elisabetta a Buckingham Palace, ha ricevuto il compito di costituire il nuovo governo dichiarando che presto “Ci sarà un referendum sul nostro futuro in Europa”.

Stando alle previsioni, il partito conservatore potrebbe contare su una maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni, per la quale sarebbe necessario ottenere 326 seggi. A metà mattinata, infatti, i conservatori hanno vinto ben 323 seggi sul totale di 650, ma secondo le proiezioni della BBC il partito potrebbe passare a 329 quando lo spoglio sarà terminato. Invece, sempre secondo i risultati parziali, ai laburisti andrebbero 233 seggi, ai liberaldemocratici di Nick Clegg 8, allo Scottish National Party 56, all’Ukip di Nigel Farage un solo seggio.

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Elezioni in Gran Bretagna: vittoria di Cameron

Grande delusione, dunque, per i laburisti e per il loro leader, El Miliband che ha ormai formalizzato le dimissioni, come spesso i leader politici d’oltremare usano fare dopo una sconfitta. “Una notte molto difficile e deludente” questo il commento che El Miliband affida a Twitter facendo trapelare così la grande amarezza.

Brutto colpo anche per Nick Clegg e il suo partito liberaldemocratico, che potrebbe però entrare a far parte della coalizione con i conservatori, nonché per Nigel Farage, leader del partito anti-europeo e anti-immigrati dell’Ukip, che non  è riuscito a ottenere neanche un seggio in Parlamento, pertanto anche loro in mattinata hanno rassegnato le dimissioni.

Un vero è proprio boom lo ha ottenuto lo Scottish National Party vincendo 56 seggi in Scozia su un totale di 59, preparandosi così a diventare probabilmente il terzo partito più grande in Parlamento.