Emergenza in Brasile: l’appello disperato di medici e infermieri
A Manaus, città del Brasile, picchi di decessi. Manca l’ossigeno e il personale costretto a praticare ventilazione manuale
“L’ossigeno oggi è finito in tutta l’unità, moltissime persone stanno morendo. Per favore aiutateci. Se qualcuno ha una bombola di ossigeno, la porti in ospedale”. In un video che sta facendo il giro dei social, un’operatrice medica di Manaus, la capitale dello Stato di Amazonas in Brasile lancia il suo appello disperato.
Il Brasile è da inizio pandemia lo Stato con un numero di contagi giornalieri impressisonate. Quello che sta succedendo in queste ore decreta tutta la drammaticità della situazione. I decessi sono stati più di mille in un sola giornata e i contagi sfiorano i 60 mila. Numeri da capogiro.
La situazione è aggravata dalla mancanza di ossigeno negli ospedali per curare i malati da covid. Un reportage del quotidiano Folha de Sao Paulo, ripreso dal sito della Bbc, descrive l’angoscia del personale sanitario, costretto a mantenere in vita i propri pazienti attraverso la ventilazione manuale. I medici della città, citati dai media locali, hanno avvertito che “molte persone” potrebbero morire per mancanza di rifornimenti e assistenza.
il governatore di Amazonas Wilson Lima ha affermato che lo Stato si trova “nel momento più critico della pandemia” e ha annunciato che oggi alle 19:00 ora locale inizierà il coprifuoco per cercare di arginare la diffusione. Lo Stato avrebbe bisogno di tre volte la quantità di ossigeno che può produrre localmente e ha chiesto aiuto.
Il vicepresidente del Brasile ha condiviso su Twitter le immagini dell’aeronautica militare che trasportava forniture ospedaliere, comprese bombole di ossigeno e barelle, alla città mentre i rapporti sulla situazione si diffondevano in tutto il paese.
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