Energia, si rinnovano i contratti per 40mila lavoratori
Energia, soddisfazione dai Sindacati e da Confindustria: siglato il rinnovo di 40mila lavoratori. Previsto un aumento di 120 euro nel triennio
Siglata nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 settembre, tra Confindustria-Energia e i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro 1 gennaio 2019 – 31 dicembre 2021 del settore energia e petrolio.
Sarà di 120 euro in tre anni l’aumento contrattuale dei 40 mila impiegati nel settore dell’energia.
Dopo quasi 9 mesi di trattative e uno sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori del settore, nella notte è arrivata l’intesa.
“Con questo contratto abbiamo voluto difendere il nostro modello contrattuale – commentano soddisfatti Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec – tale da mettere a riparo e salvaguardare il reddito dei lavoratori.”
“Finalmente – proseguono i tre leader sindacali – abbiamo rinnovato un contratto che favorisce i giovani lavoratori sul piano normativo e previdenziale“.
Per far fronte ai cambiamenti economici, produttivi e tecnologici del settore è stato rafforzato il sistema delle relazioni industriali nei due livelli contrattuali e sono stati ampliati i compiti dell’osservatorio nazionale in merito soprattutto a formazione e partecipazione.
Sono, appunto, più di 40.000 i lavoratori interessati, dipendenti da 34 imprese, tra cui il Gruppo Eni, Snam Rete Gas, Saipem, Esso, Lukoil, Saras.
Dunque l’aumento complessivo (Tec), secondo i dettami dell’accordo interconfederale sulla contrattazione del 9 marzo 2018, sarà di 120 euro nel triennio.
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