Ferrara, la Lega festeggia coprendo il cartellone per Giulio Regeni
I membri della Lega, per festeggiare la vittoria a Ferrara, coprono il cartellone per Giulio Regeni. Una caduta di stile indegna in salsa elettorale
Ci sta che, nell’euforia, si commettano atti di cui uno qualsiasi si potrebbe pentire. Soprattutto se, festeggiando una vittoria, si profana la memoria di un ragazzo ucciso che ha creato uno dei casi più controversi nella storia recente dell’Italia. Giulio Regeni è ancora vivo nella memoria di tutti gli italiani. O almeno, quasi tutti. Già, perché c’è chi non solo se ne dimentica, ma addirittura lo scavalca. Si tratta della Lega di Matteo Salvini che, festeggiando la vittoria alle amministrative a Ferrara, ha coperto il manifesto in onore del ragazzo ucciso a Febbraio 2016.
Mentre attendevano l’arrivo del sindaco Alan Fabbri, il leghista vincitore del ballottaggio, un gruppo di militanti del Carroccio ha appeso la bandiera della Lega sullo scalone del municipio. Il problema è che la bandiera è andata perfettamente a coprire lo striscione dedicato a Giulio Regeni. Ma questo non è stato l’unico “scivolone” effettuato durante la serata da parte dei politici leghisti.
Poco dopo la mezzanotte, un’inquilina del palazzo dove ha sede la Lega si è affacciata, chiedendo bruscamente ai presenti di non esagerare col rumore. Dopo aver ricevuto fischi e risate in risposta chiama una pattuglia di carabinieri, che passa qualche minuto dopo invitando a una maggiore quiete.
Inoltre, una ventina di minuti dopo, una ragazza in bicicletta è passata di fronte alla sede leghista, urlando ai militanti: “Siete disumani”. Quest’ultima è stata subito bersagliata da un’ondata di fischi e insulti, aizzata anche dall’eletto Nicola Lodi. Insomma, una vera e propria caduta di stile in salsa leghista.
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