8 Maggio 2021 - 10:30

Festa della mamma, la data non è mai la stessa: ecco il perché

festa della mamma

La festa della mamma è una ricorrenza celebrata in onore della figura della madre, della maternità e dell’influenza sociale delle madri

In Italia il 24 dicembre 1933 fu celebrata la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista. Nell’occasione vennero premiate le madri più prolifiche d’Italia. La data era stata scelta in connessione con il Natale. Questa celebrazione, però, non può essere vista come l’inizio della festa della mamma in Italia, perché fu una celebrazione una tantum e perché gli intendimenti erano in parte diversi.

Le origini

La festa della mamma come la si intende oggi è nata invece a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l’altra invece a motivi religiosi. Le fonti disponibili non concordano sulla data in cui in Italia si incominciò a festeggiare la festa della mamma: secondo alcune di esse la festa, inizialmente cadeva l’otto maggio, secondo altre, invece, sin dall’origine tale festa si celebrava nella seconda domenica di maggio.

  • La prima risale al 1956, quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l’iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco;
  • La seconda risale all’anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957. L’idea di don Otello Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo delle varie culture tra loro: il suo tentativo è stato ricordato, in due contributi, anche dal quotidiano vaticano. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale.

Perché cambia sempre la data?

La festa della Mamma cade sempre la seconda domenica di maggio. In origine la data era fissa e cadeva l’8 maggio, ma fu modificata per ragioni sia commerciali, sia per semplificare i festeggiamenti e rendere più facilmente accessibile la festa a tutti. Non esiste un unico giorno dell’anno in grado di accomunare tutti gli Stati in cui l’evento è festeggiato: in quasi due terzi di questi Paesi la festa è celebrata nel mese di maggio, mentre circa un quarto di essi la festeggia a marzo.

Festa della Mamma: la ricetta della Torta Mimosa

La ricetta è stata ideata da Adelmo Renzi, cuoco originario di San Filippo di Contigliano, titolare di un ristorante nel centro della città laziale di Rieti. Il dolce giunse alla notorietà nel maggio del 1962, quando il cuoco partecipò a Sanremo ad un concorso di pasticceria, specialità torte, durante il quale presentò la mimosa con l’intento di omaggiare la città dei fiori e risultandone vincitore.

Quale modo migliore per festeggiare se non preparando un dolce in famiglia? Uno tra i più indicati è la “Torta Mimosa”. Ecco la ricetta (Ingredienti per una tortiera di circa 25 cm di diametro):

  • Per il pan di Spagna: 3 uova grandi, 3 tuorli, 160 gr di zucchero, 70 gr di farina 00, 95 gr di fecola di patate, buccia grattugiata di un limone, 1 bustina di vaniglia, 1 pizzico di sale;
  • Per la crema diplomatica: 450 gr di latte intero fresco, 6 tuorli taglia media, 150 gr di zucchero, 30 gr farina 00, 20 gr di fecola di patate, 1 cucchiaio di estratto di vaniglia, 200 gr di panna liquida, 1-2 cucchiai di zucchero a velo;
  • Per la bagna: 2 bicchieri d’acqua, 3 cucchiai di zucchero, 2-3 cucchiai di liquore a scelta.

Per prima cosa bisogna realizzare il Pan di Spagna, tagliarlo in 3 dischi sottili e grattare via la parte bruciata. Affettate tanti piccoli pezzettini di 1 cm o poco meno circa, mentre le 2 basi restanti vanno sovrapposte. Dopo aver preparato la crema pasticcera, realizzate la bagna facendo bollire acqua e zucchero fino allo scioglimento di quest’ultimo.

Per assemblare il dolce, partite con l’appoggiare sul tavolo il primo disco di pan di Spagna che andrete a bagnare con 3-4 cucchiai di bagna. Poi aggiungete un primo strato di crema, un nuovo strato di pan di spagna, infine un nuovo strato di crema e con un coltello da cucina a punta tonda passate la crema per tutto il bordo della torta. Infine aggiungete i pezzettini di pan di spagna sulla torta, partite prima dalla superficie e poi distribuite ai lati.

Ecco alcune delle poesie e frasi più belle da dedicare alla propria mamma

Dedicare una poesia alla mamma è un gesto estremamente romantico e richiama un po’ quel momento in cui da piccoli tornavamo da scuola con il pensierino nella borsa, quel momento in cui in piedi sulla sedia si recitava la filastrocca della maestra e si mostrava con tanto orgoglio il lavorino creato in classe.

La mano che fa dondolare la culla
è la mano che regge il mondo.

(William Ross Wallace, “What Rules The World”)

A mia madre (Edmondo De Amicis)
Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lacrime e gli affanni;
Mia madre ha sessant’anni,
E più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
Che non mi tocchi dolcemente il core;
Ah se fossi pittore
Farei tutta la vita il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
Perch’io le baci la sua treccia bianca,
O quando inferma e stanca
Nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ma se fosse un mio prego in cielo accolto
Non chiederei del gran pittor d’Urbino Il pennello divino
Per coronar di gloria il suo bel volto;
Vorrei poter cangiar vita con vita,
Darle tutto il vigor degli anni miei,
Veder me vecchio, e lei Dal sacrifizio mio ringiovanita.

La felicità di una madre è come un faro che illumina il futuro, ma si riflette anche sul passato e lo avvolge nella dolcezza dei ricordi.
(Honorè de Balzac)

La madre (Victor Hugo)
La madre è un angelo
che ci guarda che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita,
il nostro capo fra le sue ginocchia,
la nostra anima nel suo cuore:
ci dà il suo latte quando siamo piccini,
il suo pane quando siamo grandi
e la sua vita sempre.

La madre è un bene troppo grande ed è necessaria talvolta la lontananza, per apprezzarne tutta la grandezza.
(Francesco Olgiati, “Schemi di conferenze”)