28 Febbraio 2021 - 10:48

Fincantieri, commessa da 1,35 miliardi per realizzare 2 sottomarini U212 NFS per la Marina

U212 Fincantieri

 

Fincantieri realizzerà due nuovi sottomarini per la Marina Militare nel ccantiere spezzino del Muggiano. Noti come U212 NFS, sono un concentrato di tecnologia

Il colosso della cantieristica navale Fincantieri ha firmato un accordo in qualità di prime contractor con l’OCCAR: L’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti. Un accordo da 1,35 miliardi di euro per la costruzione di due sottomarini U212 NFS, più l’opzione per altri due, per la Marina Militare italiana. L’accordo è comprensivo del supporto logistico necessario per i battelli. Il programma U212 NFS è la naturale evoluzione del programma U212 A, condotto in collaborazione con la tedesca Tyssenkrupp. Detto programma, ha consegnato alla nostra Marina Militare 4 sottomarini: “Todaro”, “Scirè”, “Venuti” e “Romei” 2006 e il 2017, e 6 alla Germania.

Secondo le teorie di esperti molti accreditati, questi battelli ad elevato contenuto tecnologico sono in grado di spostare gli equilibri tra sottomarini a propulsione nucleare e sottomarini convenzionali. Secondo un comunicato ufficiale di Fincantieri, le prime due consegne sono previste tra 2027 e 2029, in modo da sostituire i 4 battelli della classe “Sauro”, ormai in obsolescenza. Giuseppe Bono, AD di Fincantieri ha annunciato: “Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo. Ciò consentirà all’Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità così sofisticate“. Insomma, un progettodalle implicazioni importantissime per l’industria della difesa e la cantieristica nazionale.

Un concentrato di tecnologia

Gli U212 NFS (Near Future Submarine) rappresentano senza dubbio i sottomarini più sofisticati e letali mai avuti dalla Marina Militare italiana. In Europa soltanto Fincantieri e Tissenkrupp marine Systems possiedono il know how necesario per realizzare questi battelli. Nessu naltro cantiere navale del continente ci riuscirebbe. Gli U212 NFS saranno un po’ più lunghi rispetto ai predecessori della serie U212A e imbarcheranno nuove batterie agli ioni di litio sviluppate dall’industria italiana, che garantiranno maggiore autonomia. I sottomarini utilizzeranno un sistema AIP (propulsione aria-indipendente), alimentato da celle a combustibile a ossigeno e idrogeno, che permette a sottomarini convenzionali di operare, per periodi più o meno lunghi, senza bisogno di ossigeno atmosferico.

Tutti i sensori e le antenne di bordo verranno movimentati mediante sistemi elettrici, nuovi ed avanzatissimi sistemi di guerra e controllo. E i nuovi battelli realizzatio da Fincantieri potranno lanciare missili mare-mare e mare-terra. Lo scafo sarà coperto da particolari vernici per ridurre la firma acustica degli 212 NFS e l’attrito con l’acqua. Saranno inoltre armati con 6 tubi lanciasiluri da 533 mm, capaci di lanciare i siluri pesanti Black Shark Advanced della Leonardo.


Siluro Black Shark Advanced prodotto dalla Leonardo, in caricamento su un’unità della Marina Militare (Credits Leonardo)