30 Settembre 2019 - 12:16

Fisco: commercialisti in sciopero contro l’Isa

Fisco, pace fiscale

Fisco in sciopero. Da domani i commercialisti incroceranno le braccia contro l’Isa, ovvero gli indici sintetici di affidabilità, che hanno rimpiazzato gli studi di settore

Fisco in tumulto. Questa volta a dichiarare lo stop saranno i commercialisti. La protesta consiste nel non inviare i propri modelli F24 fino al 1 ottobre e nel non prendere parte ad alcuna udienza delle commissioni tributari, fino al 7 ottobre. Proprio non ci stanno i commercialisti che contestano gli indici sintetici di affidabilità, tali indicatori avrebbero infatti sostituito gli studi di settore.

Lo sciopero nel settore del fisco ad opera dei commercialisti contro l’Isa è stato avallato anche dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Ad appoggiare la protesta anche numerosissime sigle sindacali che non hanno intenzione di dar via libera alla disapplicazione dell’Isa.

Si tratta proprio di questa, di una enorme falla nel settore del fisco che rischia di mettere sotto pressione diverse  professionalità del diritto tributario. Motivo centrale dello sciopero è la disapplicazione dell’Isa. L’istanza era stata proposta in relazione agli indici 2018 e avrebbe dovuto decretarne un’applicazione facoltativa. L’effetto finale è una situazione di caos che avrebbe dovuto trovare semplificazione grazie agli adempimenti promessi e non mantenuti da tutte le forze politiche.

Nello specifico l’Isa, sostituiscono gli studi di settore e valutano l’affidabilità fiscale dei contribuenti con un sistema di misurazione da 1 a 10. Le lacune lamentate dai commercialisti riguardano proprio la poca chiarezza della disciplina. La protesta partirà domani e avrà l’obiettivo di conferire maggiori garanzie per i professionisti del fisco e per i contribuenti.