Gazzelle: con “Destri” torna una dolce malinconia. Ecco il significato
Ecco il testo e significato del brano di Gazzelle dal titolo “Destri”. Il nuovo singolo ci fa respirare una dolce malinconia tipica dei testi del cantautore romano
Da oggi è disponibile la nuova canzone di Gazzelle dal titolo “Destri“. Il cantautore romano ha presentato il brano con queste parole: “È sempre una sensazione strana quando esce una canzone nuova.. quando un pezzo di me si stacca e arriva un po’ ovunque. Boh, difficile da spiegare. Spero solo che questo ennesimo pezzo di me possa trovare qualche pezzo di voi e che si facciano compagnia un po’, insieme.” Scopriamo il testo e il significato di “Destri”.
“Destri” ci fa respirare quella dolce malinconia che non ci fa star bene ma alla fine neanche “troppo male“. A tutti probabilmente è capitato di non aver avuto un’ultima occasione per parlare, o chiarire, con una persona a cui abbiamo voluto molto bene in un momento particolare della nostra vita.
“Almeno meritavo una bugia, chessò, almeno un’ultima sigaretta“, racconta Gazzelle, perchè, in fondo, “la scusa della sigaretta” è sempre stata perfetta per potersi vedere e magari chiarire una determinata situazione che ci teneva in bilico.
Alla fine però “non è colpa mia, e non è colpa tua” se stiamo così. Magari stiamo male entrambi, ma è inevitabile, perchè tutti i momenti più belli che viviamo insieme a una persona alla fine finiscono e, per quanto possiamo disperarci, non torneranno più, neanche se colpissimo il muro con “tutti questi destri“.
Testo
All’improvviso sei volata via
lasciando indietro una nuvoletta
almeno meritavo una bugia, chessò
almeno l’ultima sigaretta
siamo due fiori cresciuti male
sul ciglio della tangenziale, all’ombra di un ospedale
Te l’ho già detto una volta, mi ricordavi il mare
le luci di Natale, gli schiaffi sul sedere e lo spazzolino uguale
la Panda manuale bruciare in una notte come una cattedrale
E non è colpa mia
se tutta questa luce, luce, luce, non ti illumina più dentro casa mia
e non è colpa tua
se tutti questi destri, destri, destri, al muro non ci fanno ritornare lì
a quei momenti lì
A quando andava tutta a gonfie vele
e mi faceva stare bene
che mischiavi romano e l’inglese
Te l’ho già detto una volta, mi ricordavi il mare
gli occhiali di mia madre, le 4 del mattino
le Winston Blue smezzate, le facce come zombie
svegliarti mentre dormi, come le cazzo di zanzare
E non è colpa mia
se tutta questa luce, luce, luce, non ti illumina più dentro casa mia
e non è colpa tua
se tutti questi destri, destri, destri, al muro non ci fanno ritornare lì
a quei momenti lì
E non è colpa mia
se tutta questa luce, luce, luce, non ti illumina più dentro casa mia
e non è colpa tua
se tutti questi destri, destri, destri, al muro non ci fanno ritornare lì
a quei momenti lì (x4)
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