“Giornata dell’abbraccio”: cos’è e perchè si festeggia
Il 21 gennaio è la "Giornata dell'abbraccio", si festeggia ormai dal 1986. Ecco chi l'ha inventata e perchè nasce
Oggi 21 gennaio si festeggia la “Giornata dell’abbraccio”. Fu festeggiata per la prima volta nel 1986 a Clio, in Michigan. L’invenzione è da imputare al reverendo Kevin Zaborney che, ancora oggi, sui social si presenta come ideatore del “National hugging day”, come il nome dell’evento in inglese. Dallo Stato del Midwest la fama dell’evento si è presto diffusa in tutto il mondo, raggiungendo anche l’Europa.
Probabilmente vi starete chidendo perchè inventare la Giornata dell’abbraccio. In un’intevista l’inventore Zaborney spiega: “generalmente gli americani sono un po’ in imbarazzo al momento di mostrare i loro sentimenti in pubblico“.
Il reverendo di Clio scelse il 21 gennaio perché è una data che cade fra Natale, Capodanno e San Valentino, per lo più in inverno, quando solitamente i nostri spiriti non sono proprio nella più allegra delle disposizioni, anche per le condizioni meteo. Successivamente la Giornata nazionale degli abbracci è stata rappresentata anche come un contraltare del “Blue Monday”, il 17 gennaio, quello che sarebbe il giorno più triste dell’anno, definizione diffusasi solo all’inizio di questo secolo.
Anche secondo la scienza abbracciarsi fa bene. Uno studio della School of Medicine dell’università della California ha infatti provato che lo stimolo emotivo che si prova quando si abbraccia qualcuno oppure quando si viene abbracciati agisce direttamente sull’amigdala, l’agglomerato di nerviche gestisce le emozioni all’interno del nostro cervello, contribuendo alla produzione di ossitocina, ormone importante per il nostro benessere, psico-fisico ma anche sessuale.
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