3 Agosto 2019 - 09:58

Governo, Di Maio è stanco di litigare con Salvini

isis Luigi Di Maio

Il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio chiede di scrivere la Manovra insieme. E dice di voler andare avanti sull’autonomia differenziata

Luigi Di Maio è stanco. Stanco di dover litigare una continuazione con il suo “dirimpettaio” Matteo Salvini. Il Governo sembra finito, come da pronostico e come pensato più e più volte. Ormai il leader leghista si è convinto di poter governare da solo, di non avere più bisogno del Movimento 5 Stelle, che è crollato nei sondaggi. Ma il leader del Movimento non ha paura, vuole anche tornare al voto e non ha paura di affrontare il pericolo leghista.

Insomma, sulla manovra parliamo la stessa lingua. Mi fa piacere. La nostra manovra dovrà dare risposte concrete agli italiani. Le dico con grande onestà una cosa, così spegniamo subito tutte le polemiche che sono state alimentate sui giornali: io sono stanco di litigare. E così la pensano anche tutti gli italiani che incontro ogni giorno. Non voglio parlare di poltrone, io ho una lista di cose da realizzare, spero che la Lega voglia continuare a condividere con noi questo percorso. Dopo di che non è mia abitudine puntare il dito sugli altri. Penso a lavorare e a fare il mio, per dare il massimo, senza stare a giudicare gli altri.” ha dichiarato Di Maio.

Ha poi detto la propria sul Commissario UE: “Non partecipo al toto-nomi. Riconosco alla Lega il merito di aver vinto le elezioni e aspetto di conoscere il nome del commissario che andrà in Europa a tutelare gli interessi dell’Italia. Ci aspettiamo che lo spread possa scendere ancora. I mercati hanno dato fiducia al Governo anche grazie alla chiusura positiva del negoziato con Bruxelles, che abbiamo garantito tenendo i conti in ordine ma senza danneggiare la crescita. Ma va detto che se lo spread sale, anche e soprattutto se ci sono continue tensioni nel Governo, alla fine pagano gli italiani. Parliamone in privato di ciò su cui non siamo d’accordo. Ma diamo stabilità e fiducia al Paese.