22 Luglio 2020 - 12:23

Il Milan sceglie la continuità, ecco i perché della conferma di Pioli

calcio Superlega

Dopo anni di rivoluzioni e continui stravolgimenti, il Milan sceglie di riconfermare Pioli per proseguire nel bel momento post-lockdown

Basta rivoluzioni, il Milan del 2020 sceglie di lavorare nel segno di una parola d’ordine: continuità. Un concetto che negli ultimi anni non è praticamente mai esistito nel vocabolario del club di via Aldo Rossi ma che nella notte di Sassuolo-Milan è tornato di moda con prepotenza, come un fulmine a ciel sereno.

La ricostruzione delle ultime 48 ore – Il Diavolo, nella Serie A post-lockdown, è imbattuto con il seguente ruolino di marcia: 7 vittorie, 2 pareggi, 27 gol fatti e qualificazione in Europa League raggiunta con tre giornate d’anticipo. Nella giornata di lunedì, l’Amministratore Delegato Ivan Gazidis aveva comunicato a Stefano Pioli la volontà di confermare il tecnico anche per la stagione 2020/2021, modificando l’offerta a Ralf Rangnick. Non più manager all’inglese ma semplice responsabile del mercato e dell’area tecnica. Il tedesco ha declinato l’offerta e così il sudafricano ha virato sul piano B: continuità.

Perché Pioli si è meritato la riconferma – I motivi sono molteplici e sono da suddividere all’interno della squadra. L’arrivo di Ibrahimovic ha sicuramente dato anima al gruppo dei giocatori ma il Milan post-Covid ha sorpreso anche per la qualità del gioco espresso e per la straripante forma fisica dimostrata nelle ultime settimane, soprattutto in considerazione del calendario folle e forsennato che costringe le squadre a giocare ogni 3 giorni. I rossoneri sono diventati una macchina perfetta, una cooperativa del gol che ha esaltato e rivalutato molti giocatori, Kessie e Calhanoglu su tutti. Clamorosa anche la crescita di Bennacer e Rebic, oltre alla solidità difensiva trovata con la coppia Kjaer-Romagnoli. Il cambio di passo del Milan fa bene anche dal punto di vista finanziario: il patrimonio del club, inteso come valore dei giocatori, è in continuo aumento e la qualificazione in Europa garantisce ulteriore afflusso di liquidi nelle casse del club. Pioli e il suo staff hanno lavorato bene durante la pausa, dimostrandosi meritevoli di fiducia sul piano tecnico e fisico. Il Milan vince, gioca bene, diverte e corre senza pause nell’arco di tutti i 90 minuti di gioco, dimostrando creatività, forza e continuità.

Quali gli scenari futuri? – Il Milan ha ancora un obiettivo da raggiungere per questa stagione, la qualificazione diretta ai gironi di Europa League. Dopo Atalanta, Sampdoria e Cagliari sarà poi tempo di organizzare la nuova stagione. Dal punto di vista societario dovrebbero essere confermati Maldini e Massara anche se dietro le quinte diventa sempre più ingombrante l’ombra del capo-scout Moncada. Per il giovane osservatore ci sarà un ruolo sempre più importante in sede di scelta dei giocatori, soprattutto per l’acquisto di giovani talenti. Sul fronte del campo la situazione è invece molto più fluida. Molti giocatori diranno addio e altri faranno il loro ingresso a Milanello ma a tenere banco è la questione Ibra. Lo svedese, senza Rangnick, sembra davvero vicino alla conferma per un altro anno e la coppia Ibrahimovic-Pioli sarebbe il pilastro sul quale costruire il ritorno in Champions League. Prolungamento in arrivo per Donnarumma, Romagnoli e Calhanoglu mentre andrà risolto il problema del riscatto di Rebic con l’Eintracht Francoforte. Ci saranno interventi in ogni ruolo, probabile che la società si affidi a colpi giovani alternati a giocatori esperti per alimentare sia il tasso tecnico che l’esperienza del gruppo, necessaria per fare il salto di qualità. Finalmente, dopo anni di ambiguità e ombre, il Milan ha scelto di premiare il lavoro di Pioli e dare fiducia ad un gruppo di giocatori che ha fatto gruppo e sta crescendo insieme, divertendosi e vincendo guardando al futuro tutti con lo stesso diktat: continuità.