“Il sindaco pescatore”, oltre 7 milioni di telespettatori
Successo strepitoso per il film TV “Il sindaco pescatore”, trasmesso ieri sera su Rai 1. Sergio Castellitto interpreta magistralmente Angelo Vassallo
[ads1]Grande successo per il film TV andato in onda ieri sera in prima visione su Rai 1, “Il sindaco pescatore”, che è stato seguito da oltre 7 milioni di telespettatori, registrando il 27,54% di share. Un film biografico, incentrato sulla vita di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (un comune del basso Cilento), ucciso il 5 settembre del 2010 in un attentato di matrice camorristica. Nel film, diretto da Maurizio Zaccaro e tratto dall’omonimo romanzo (edito da Mondadori nel 2011) di Dario Vassallo, fratello del sindaco assassinato, il primo cittadino cilentano è interpretato da un superlativo Sergio Castellitto, attore e regista prevalentemente cinematografico, che in uno dei suoi ruoli più riusciti torna protagonista del piccolo schermo (al di là della parentesi su Sky con la serie “In Treatment”), dopo le due puntate della miniserie televisiva di Canale 5 nel 2008, “‘O professore”, sempre girata nella regione Campania sotto la guida di Zaccaro.
Il titolo del film, “Il sindaco pescatore”, è proprio il soprannome che era stato affibbiato ad Angelo Vassallo per il suo lavoro. La storia è ambientata dodici anni prima dell’uccisione, quando Angelo, un pescatore che tempo prima aveva abbandonato l’università a pochi esami dalla laurea, nauseato dal degrado e dall’incuria in cui il suo paese ed il suo mare stavano sprofondando, aveva deciso di cambiare le cose impegnandosi in prima persona. Studiando durante la notte, sacrificando il poco tempo libero concesso da un lavoro massacrante, aveva deciso di candidarsi a sindaco. Con la sua semplicità, la sua vicinanza alle persone ed un carisma innato, aveva conquistato la gente di Pollica e di Acciaroli ad eleggerlo. Il programma politico era incentrato sull’ambientalismo, per recuperare i valori del passato e far tornare Acciaroli agli splendori di una volta. In poco tempo, il sindaco pescatore aveva compiuto un vera e propria rivoluzione culturale, trasformando un villaggio di pescatori in un paradiso per i circa ventimila turisti che lo frequentavano ogni estate, ma purtroppo questo improvviso benessere, unito alla ricchezza repentina, avevano attirato ad Acciaroli anche gli speculatori, gli imprenditori collusi con la malavita, gli spacciatori e soprattutto la camorra. Angelo si schiera contro questi poteri, si fa nemici sbagliati e spesso combatte da solo, anche quando decide di mettere sotto sequestro il locale notturno “Easy Night”, luogo di spaccio. Per questo viene ucciso, mentre torna a casa in auto, con sette proiettili calibro 9, lasciando nella disperazione sua moglie, i suoi figli, i fratelli e una comunità intera.
Il film tocca diversi argomenti, come la carenza di lavoro anche dopo aver conseguito la laurea (emblematico il personaggio dell’ingegnere precario, che per mantenersi lavora come operaio), l’inquinamento del mare con scariche abusive di aziende senza scrupoli, la coscienza civile, l’immobilismo delle istituzioni, l’assenteismo e l’oziosità degli impiegati comunali, la corruzione e i favoritismi provinciali, oltre a raccontare l’odissea di un sindaco che, paradossalmente, opera nello scetticismo generale (ostacolato da piccoli boss locali, che cercano di indignarlo gettando ripetutamente a terra mozziconi di sigaretta, e dalla criminalità organizzata), pur lottando per questioni giuste e sacrosante, in particolare per la raccolta differenziata, il normale funzionamento di un depuratore, lo sviluppo naturale del territorio, la preservazione dell’ambiente e la salvaguardia della dieta mediterranea, schierandosi contro la speculazione edilizia e puntando tutto sul turismo.
Castellitto si dimostra ancora una volta un ottimo interprete, risultando credibile nonostante l’accantonamento momentaneo dell’accento romano. È il quinto ruolo biografico che affronta in carriera (dopo Fausto Coppi, don Lorenzo Milani, Padre Pio ed Enzo Ferrari) e si cala perfettamente nel ruolo di un uomo pignolo che spesso ripete di non credere alla fortuna, un cittadino che cerca di cambiare le cose facendo semplicemente rispettare le regole, raccogliendo eredità pesanti, lavorando sulle macerie lasciate dalle gestioni precedenti. Un sindaco innovativo, fuori dal comune verrebbe da dire giocando con le parole, che s’improvvisa vigile urbano, intento a inserire persino la musica classica nel cimitero, incompreso perché vive in mezzo a gente con i paraocchi a suo dire, e protagonista di simpatici siparietti con il padre. Insomma, un uomo dotato di idee rivoluzionarie, forse troppo per la realtà ovattata e limitante in cui le praticava, e che a difesa dei propri valori arriva a citare il romanzo “Il vecchio e il mare” di Hemingway (con tanto di targa affissa all’ingresso del borgo) e Gian Maria Volonté per il film sugli anarchici Sacco e Vanzetti. Idee immense, proprio come il mare da cui era venuto, ripreso in un’inquadratura finale che chiude questo racconto realistico ed educativo.
Un ottimo film TV, quindi, quello prodotto da Rai Fiction, che dopo il deludente “Le nozze di Laura” di Pupi Avati, girato a Rocca Imperiale, torna a mettere in risalto i magnifici paesaggi del Sud, veri e propri set a cielo aperto.
FRASI DEL FILM “IL SINDACO PESCATORE”
- “I miei fratelli sono andati a Roma perché avevano l’obiettivo di fare l’università, i nostri figli non si sa cosa vogliono fare ancora”
- “Io parlo troppo perché fanno poco”
- “Per far funzionare un’Amministrazione comunale, basta fare il contrario di quello che fanno loro”
- “Ti dispiacerebbe se parto?”. “Mi dispiacerebbe che non sei contento”
- “Adesso bevi, tieni”. “Papà, già mi hai ubriacato di chiacchiere!”
- “Non correre mai appresso a nessuno”
- “Quando torni?”. “Lo devi chiedere al mare”
- “Mi piacerebbe mantenere le promesse alla gente che mi ha votato, pensi quanto sono fesso. Ho visto dei problemi in quel posto così urgenti, così gravi che lei, seduto dietro a
questa scrivania, neanche se li immagina”
- “La gente è fatta così… Se tu provi a fare cose diverse, ti dimissioni da solo”
- “Abbiamo acceso una luce su Acciaroli e tutti se ne sono accorti, questi fanno gli affari. Era meglio quando c’era la monnezza”
TITOLO: Il sindaco pescatore; GENERE: Biografico; REGIA E SCENEGGIATURA: Maurizio Zaccaro; DURATA: 01:43:55; MUSICHE: Andrea Ridolfi, Vito Abbonato e Raiz; ATTORI: Sergio Castellitto (Angelo Vassallo), Anna Ferruzzo (Angelina Vassallo), Fabrizio Contri (Dario Vassallo), Maurizio Marchetti (Don Marra), Lavinia Guglielman (Giusy Vassallo), Antonio Pennarella (Claudio Vassallo), Andrea Di Maria (Antonio), Carlo Mileo (Peppe Vassallo), Massimo De Matteo (Massimo Vassallo), Gianni Parisi (Siani), Gennaro Di Biase (Palmieri), Salvatore Cantalupo (Cataldo), Paolo Spezzaferri (Achille), Emanuele Vicorito (Salvo), Rosaria De Cicco (Maria), Vittorio Ciorcalo (Cosimo), Teresa Saponangelo (Carla), Orlando Cinque (Eugenio), Renato Carpentieri (Gerardo Spira); GIUDIZIO: ***½
Per rivedere il film TV “Il sindaco pescatore” clicca qui. [ads2]
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