15 Luglio 2022 - 17:10

Il topless maschile è la tendenza “artistica” dell’estate 2022

Rkomi lo ha sdoganato, ma è solo uno il re del topless maschile “artistico” dell’estate 2022: Nicola Iazzi. Storia del sex-symbol “lanciato” da Achille Lauro

Achille Lauro Nicola Iazzi Topless maschile

Rkomi lo ha sdoganato, ma è solo uno il re del topless maschile “artistico” dell’estate 2022: Nicola Iazzi. Storia del sex-symbol “lanciato” da Achille Lauro

“Sul palco sono perfettamente a mio agio. Sono come a casa mia: e spesso quando sono a casa mi prendo anche la libertà di stare a torso nudo”. Così qualche mese fa Rkomi rispondeva a chi gli chiedeva come mai spesso, durante i suoi concerti e addirittura su un palco istituzionale come quello del Festival di Sanremo, decidesse di presentarsi a torso nudo, contribuendo di fatto a sdoganare quella che si può senz’altro definire la tendenza di stile dell’estate: il topless maschile.

Tuttavia, ogni tendenza che si rispetti ha i suoi detrattori: e così mentre alcuni Comuni italiani corrono ai ripari per arginare la piaga del “torso nudo selvaggio”, a Sorrento per esempio chi venisse beccato fuori dagli ambienti balneari senza una maglietta indosso può vedersi spiccare una salatissima sanzione amministrativa, sul palco tutto è concesso: e così anche il trapper Rhove, in questi giorni al centro di un’infuocata polemica social contro i Pinguini Tattici Nucleari, si spoglia sul palco del “Tim Summer Hits” lanciando la maglietta all’indirizzo del pubblico in visibilio per la sua Shakerando, nella stessa serata (in onda lo scorso 14 Luglio su Raidue, ndr.) in cui i social hanno già eletto il sex-symbol dell’estate.

Trattasi di Nicola Iazzi, bassista della band di Achille Lauro, uno che del fare e vestire (o non vestire) come mi pare ha fatto un vessillo, famoso per affrontare ogni live-session al fianco dell’artista più istrionico e imprendibile della musica italiana contemporanea vestito solo dei suoi marmorei pettorali. Un fascino alieno e per questo indimenticabile, quello di Iazzi, completato dal colore di capelli verde fluo destinato a fare scuola.

Della vita privata del più sexy tra i musicisti e turnisti italiani che su Instagram si fa chiamare “Banana” e chissà se voglia dire qualcosa, conosciamo veramente poco: quel che è certo è che oscilla tra palco e realtà da quando aveva 12 anni, ed è nel 2019 che la sua strada artistica ha incrociato quella di Lauro.

Cremonese classe 1985, Iazzi è anche un Personal Trainer (così si spiega la sua invidiabile e appetitosa prestanza fisica) che tuttavia non sa rinunciare ad un buon piatto di lasagne, magari accompagnato da un bicchiere di Barolo.

Sul palco con lui anche in occasione dell’Eurovision Song Contest di Torino in rappresentanza di San Marino, i pezzi di Achille Lauro che Nicola preferisce suonare sono “Delinquente” e “Generazione X”. Tra gli internazionali, invece, in cima alla sua lista dei pezzi del cuore c’è “The Bitter End” di Placebo.

Gentile, educato e riservato, così lo definisce chi lo conosce bene, Nicola Iazzi adora anche il cinema, e non potrebbe essere altrimenti lavorando al fianco di un artista che ha fatto dell’aspetto “visivo” delle sue performance una scelta “poetica” imprescindibile. Film preferito? “Pulp Fiction” con Uma Thurman e John Travolta. Evidentemente una passione in comune con Achille Lauro che ha citato la pellicola nel videoclip ufficiale di Bam Bam Twist, protagonisti Francesca Barra e Claudio Santamaria