15 Aprile 2018 - 23:46

Le Iene raccontano la storia dei “bambini soldato” della guerriglia colombiana

Le Iene

Nel servizio de Le Iene di Giulio Golia, si racconta la storia dei “bambini soldato” della guerriglia colombiana

Questa sera, 14 Aprile, in un servizio de Le Iene, Giulio Golia si reca in Columbia per mostrarci da vicino la vita tormentata dei “bambini soldato” della guerriglia colombiana. 

Dobbiamo fare un passo indietro

Il movimento di guerriglia con il quale, lo scorso 25 agosto, Santos ha firmato un accordo di pace è il più vecchio e uno dei potenti tra quelli che hanno combattuto in Sud America. Le “Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia—Ejército del Pueblo”, più note semplicemente come FARC. 
 
Il conflitto tra FARC e governo colombiano iniziò nel 1964, e ha causato 220 mila morti. Le FARC hanno condotto una sanguinosa guerriglia contro il governo, ma non hanno mai avuto le forze per impossessarsi del potere.

Negli anni ottanta però questo gruppo iniziò a occuparsi direttamente della produzione  del traffico di cocaina e grazie ai ricavi, alle risorse, diventò un vero esercito semi-regolare. Le Farc erano ormai in grado di minacciare le città di piccole dimensioni che si trovavano ai limiti della giungla, ed erano capaci di scontrarsi direttamente con l’esercito nazionale.

Nel corso degli anni Duemila, l’esercito colombiano ha inflitto una lunga serie di sconfitte alle FARC, compresa l’uccisione del suo storico leader Alfonso Cano, nel 2011.
 Per questo motivo le FARC si sono ritirate nel profondo della giungla e hanno cessato di impegnare direttamente esercito e polizia, limitandosi ad attacchi sporadici con mortai e bombe.

Questa sera a Le Iene

Giulio Golia si è diretto in Colombia per raccontarci ,da vicino, che le Farc arruolano come loro soldati uomini e donne di tutte le età, soprattutto ragazzi e ragazze minorenni.
 Molti bambini sono entrati a far parte delle Farc perchè questa organizzazione minacciava di uccidere le loro famiglie se loro avessero rifiutato “l’invito”.
A salvare i “bambini soldato”, è un’associazione  dei padri salesiani di Ciudad, Don Bosco, che da oltre 15 anni lavora per strappare alla guerra colombiana questi ragazzi.
Giulio Golia decide di intervistarne qualcuno e le loro storie sono strazianti testimonianze di una guerra che rimarrà nei loro occhi e nel loro cuore per sempre.
 Una di loro racconta di essere stata rapita dalle Farc mentre giocava sulla spiaggia insieme ad una sua amica, la quale fu sparata per essersi rifiutata di seguirli; un altro ragazzo racconta di essersi arruolato all’età di 11 anni e di aver ucciso moltissime persone.
C’è chi racconta che scappare era troppo rischioso, provarci significava rischiare la propria vita.
 Chi entra a far parte di questo gruppo, difficilmente ne esce vivo.
Fortunatamente molti ragazzi sono salvi, ma le Farc non sono state distrutte del tutto e sono ancora troppi i minorenni che ne fanno parte.

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