Libia, Di Maio cerca una soluzione con Haftar e Sarraj
Di Maio vuole impedire lo scatenarsi di una crisi molto grave in Libia. Intanto, si fa sempre più concreto il coinvolgimento di Turchia e Egitto
Una nuova avventura per cercare di mettere a posto un altro tassello dal punto di vista mondiale. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è in Libia. Il compito del leader del Movimento 5 Stelle è quello di incontrare Fayez al-Serraj, il vicepresidente del consiglio presidenziale Maitig, il ministro degli Affari Esteri Siala e il ministro degli Interni Bishaga. L’obiettivo? Quello di scongiurare una crisi in Libia che rischia di acuire il conflitto in corso e farlo diventare ancora più grave.
La visita di Di Maio, viene fatto notare, si inserisce in una cornice di massima attenzione che il Governo italiano attribuisce al dossier libico. L’intenzione è quella di non tentare una soluzione militare. Nel frattempo, però, cresce l’incubo di un coinvolgimento diretto in Libia di due potenze rivali: la Turchia e l’Egitto. Nelle prossime ore intanto nel Paese è atteso il ministro degli Esteri per riprendere contatti diretti con i protagonisti libici. Il titolare della Farnesina sarà nella Tripoli del governo Sarraj, riconosciuto dall’ONU, e poi a Bengasi. In tutto ciò, il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, si è lamentato della situazione.
“L’Egitto sarebbe dovuto intervenire direttamente in Libia. La nazione è in grado di farlo. Non lo ha fatto perché il popolo libico non dimenticherebbe mai un intervento.” ha dichiarato al-Sisi.
“Solidarietà politica e comune visione in vicende come quelle che coinvolgono da troppo tempo la Libia sono indispensabili e sarebbero giovevoli.” ha dichiarato Sergio Mattarella.
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