21 Settembre 2022 - 17:21

Lobotka, il genio: a lezione dal maestro | ANALISI TATTICA

La straordinaria crescita del Napoli di Spalletti passai dai piedi e dal cervello di Stanislav Lobotka. L'analisi tattica

Come la storia di un meraviglioso film per ragazzi, la crescita esponenziale di Stanislav Lobotka rappresenta la chiave per leggere nel modo corretto le straordinarie prestazioni del Napoli di Spalletti in questo inizio di stagione. Il centrocampista, ai margini fino a poco tempo fa, è ora uno dei perni fondamentali della formazione del tecnico di Certaldo, e dai suoi piedi e dal suo cervello passano gran parte delle azioni della squadra.

L’analisi tattica

Visibilmente in sovrappeso nelle scorse stagioni, Stanislav Lobotka non è mai riuscito a ritagliarsi lo spazio che merita. Complice l’atteggiamento svogliato dei primi tempi, fu lo stesso centrocampista slovacco a confessare, circa un anno fa, che “se Gattuso fosse rimasto in squadra, avrei potuto anche perdere dieci chili e probabilmente non avrei giocato”.

Lobotka in Verona-Napoli

È evidente il suo cambio di marcia sul piano dell’atteggiamento e della voglia di essere nel cuore della gara. Contro il Verona, alla prima presenza stagionale, ha subito mostrato la sua attitudine a farsi trovare libero dai compagni negli scarichi. Grazie ad un senso della posizione fuori dal comune è sempre stato in grado di sfruttare le zone d’ombra della formazione avversaria per andarsi ad inserire e ricevere palla.

Lobotka in Napoli-Lazio

Ed ancora, contro la Lazio, Stanislav Lobotka ha anche dato prova di una straordinaria propensione al sacrificio andando a ripiegare in fase di non possesso oltre il novantesimo minuto e percorrendo tutto il terreno di gioco.

Lobotka in Napoli-Spezia

La vera svolta, però, la si ha avuta sul piano della partecipazione alle azioni offensive della squadra. A differenza degli scorsi anni, dove Lobotka si limitava a svolgere compiti di regia smistando passaggi semplici e facendo respirare la squadra, ora si mostra costantemente votato all’attacco spaziando in lungo e in largo e spesso sovrapponendosi come in occasione dello scambio rapido con Kvaratskhelia al 59′ di Napoli-Spezia.