3 Novembre 2019 - 10:25

Matilda De Angelis: “Feci il provino per lo Zecchino d’oro ma…”

Zecchino d'oro Matilda De Angelis

L’attrice Matilda De Angelis interpreterà Mariele Ventre nel film-tv di Raiuno “I ragazzi dello Zecchino d’oro”, in onda questa sera alle 21.20 su Raiuno

“Quando ero piccola mia madre per convincermi che la mia voce, già profonda come adesso, non avesse nulla di sbagliato, mi iscrisse al provino per lo Zecchino d’oro. Ma non aprii bocca!” A parlare così al settimanale Telepiù è Matilda De Angelis, una delle giovani attrici più promettenti del cinema italiano, che questa sera è nel cast de “I ragazzi dello Zecchino d’oro”, film-tv di Ambrogio Lo Giudice in onda su Raiuno che celebra i sessant’anni della storica manifestazione di musica per bambini.

La De Angelis interpreterà l’indimenticabile Mariele Ventre, fondatrice del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna e maestra delle giovani ugole d’oro. La affianca Simone Gandolfo nei panni di Cino Tortorella.

La trama

Nella Bologna degli Anni ’60, il piccolo Mimmo (Ruben Santiago Vecchi), figlio di immigrati siciliani, sembra preferire alla scuola la vita di strada. La madre Ernestina (Maya Sansa) disperata, decide allora di iscriverlo al provino per un concorso canoro, tentando di far fruttare il talento del piccolo per le sette note.

Il concorso in questione è proprio lo Zecchino d’oro, che da quella prima edizione diventerà un appuntamento fisso anche per i giovani delle generazioni future. Grazie agli insegnamenti della maestra del coro Mariele Ventre  (De Angelis), Mimmo troverà la disciplina e un gruppo di coetanei con cui condividere il futuro e sentirsi davvero compreso.

Curiosità

Se l’esperienza di Matilda De Angelis allo Zecchino non si è mai concretizzata, il regista Ambrogio Lo Giudice un bambino dello Zecchino lo è stato per davvero, e a Tvblog racconta: 

Per anni ho tenuto nascosto il fatto di essere stato un bambino dello Zecchino d’oro. Poi ho capito che quest’esperienza non è stata solo un fatto personale ma un fatto generazionale, perchè i bambini di oggi continuano a cantare le canzoni che cantavo io. Da qui, allora, mi è venuta voglia di raccontarlo”.