13 Settembre 2021 - 17:40

Il meglio del Festival di Venezia 78: tra star di Hollywood e grandi premiazioni

Lo scorso weekend ci siamo lasciati alle spalle la 78°edizione del Festival di Venezia. Un riepilogo di tutti i momenti migliori

Cos’altro si può dire ancora sulla 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica? Il Festival di Venezia è stato il festival del ritorno alle origini, una festa per celebrare il cinema nella sua essenza. Diventata quasi impossibile non emozionarsi nel vedere un’intera folla di registi, attori e addetti ai lavori commuoversi, dopo aver potuto godere di nuovo del contatto con un’auditorio, della presenza di persone in sala, portando a compimento la massima vocazione a cui un’artista può aspirare: avere la possibilità di raccontare una storia a un proprio pubblico.

Sin da quando venne annunciata la selezione dei film che sarebbero stati presentati a Venezia, l’opinione pubblica, sia italiana che straniera, rimase colpita dalla qualità dei titoli scelti. Un perfetto mix che avrebbe portato sul red carpet nostrano una carrellata di divi hollywoodiane, registi d’autore internazionali, giovani promesse al loro debutto e i principali esponenti del cinema italiano: da Roberto Benigni fino ad arrivare a Paolo Sorrentino e Toni Servillo. Ecco un riepilogo di tutto il best of di questa 78° edizione del Festival di Venezia.

IL DISCORSO DI ROBERTO BENIGNI

E’ quasi un obbligo iniziare questa carrellata di momenti indimenticabili di Venezia 78, con il discorso di Roberto Benigni dopo aver ritirato il Leone D’oro alla carriera. Con la sua tipica ironia, che lo ha reso famoso anche oltreoceano con un altro discorso, quello pronunciato agli Oscar del 1999, Roberto si è reso indimenticabile anche in questa occasione. Ringraziando calorosamente per il riconoscimento assegnatogli: “In questo momento provo un sentimento di profonda gratitudine che non so come ricambiare, se non restituendovela in maniera duplicata. Non mi resta altro che ringraziare. E Roberto non ha mancato di farlo.

Ha ringraziato il Festival per il Leone: “È il premio più bello e lucente che si possa sognare in Italia, nel mondo”; senza dimenticare tutti gli attori e registi conosciuti nel corso della sua carriera e il Presidente Mattarella, presente in sala durante la cerimonia d’apertura: “In questi anni ci ha aiutato tanto, lei è un presidente straordinario, rimanga per la prossima Mostra, rimanga con noi magari fino ai mondiali di calcio in Qatar perché ci porta fortuna, porta bene. Presidente, deve rimanere qualche anno in più“.

E, come non citare la dedica fatta alla moglie e musa ispiratrice, Nicoletta Braschi: “ La mia attrice prediletta. Abbiamo fatto tutto insieme. Conosco una sola maniera di misurare il tempo: è con te e senza di te. Questo premio ti appartiene, lo dedicherai tu a chi vorrai. Se nel mio lavoro qualcosa che ho fatto ha preso il volo, è stato solo grazie a te: al tuo mistero, al tuo fascino e alla tua bellezza e al tuo talento d’attrice“.

Alla consegna del Premio si sono alzati tutti: Sergio Mattarella, Penelope Cruz, Pedro Almodovar e Roberto Cicutto, presidente della Biennale.

L’ARRIVO DELLE STAR DI HOLLYWOOD

collage di immagini tratte dai profili ufficiali

Erano anni che l’Italia non accoglieva così tanti divi internazionali, strizzando d’occhio allo star system più mainstream: a solo poche ore di distanza, sul red carpet del festival di Venezia hanno sfilato alcune delle star maggiormente in voga negli ultimi anni: Kristen Stewart, Dakota Johnson, Olivia Colman, Penelope Cruz, Jessica Chastain, Oscar Isaac, Kristen Dust e, non ultimo, Benedict Cumberbatch. Si continua con la tanto chiacchierata coppia composta da Jennifer Lopez e Ben Affleck, per poi giungere a Matt Demon e Maggie Gyllenhaal. E come dimenticare i nuovi astri nascenti di Hollywood: Anya Taylor Joy, Zendaya e Timothée Chalament. E’ stato proprio l’attore franco-statunitense a raccogliere il maggior numero di fan, pur dovendo rispettare le misure di sicurezza.

Timothée Chalament, venuto a Venezia per presentare Dun è stata una delle principali star di maggior richiamo del Festival: un grande talento misto a una naturale simpatia, in grado di coinvolgere tutti. Persino il regista del film, Denis Villeneuve, alla fine si è arreso e si unito all’andatura canzonatoria della premiere: “La cosa più difficile nel fare Dune? Domare i capelli di Timothée: hanno vita propria.”- ha dichiarato con un sorriso alla conferenza stampa.

IL CINEMA ITALIANO AT ITS FINEST

foto dal profilo Instagram della Biennale

In tutto questo mare-magnum di produzioni internazionali, anche il cinema nazionale è riuscito a farsi notare e dare nell’occhio, grazie a pellicole di rilievo come “E’ stata la mano di Dio”; il kolossal tutti italiano dalle atmosfere circensi e grottesche “Freaks out“, e il film dedicato a un mostro del teatro come Eduardo Scarpetta, “Qui rido io“.

Tra i protagonisti “Made in Italy” del Festival di Venezia, hanno spiccato Silvio Orlando, Gabriele Mainetti e gli immancabili Paolo Sorrentino e Toni Servillo. Produzioni intime ed ambiziose, che però hanno colpito e sono state accolte favorevolmente da critica e giuria. Ed è stato proprio Paolo Sorrentino, non solo a vincere il Gran Premio della Giuria, ma anche a regalare uno dei momenti più commoventi dell’intero Festival (vedere sotto).

I GRANDI AUTORI

immagine dal profilo Instagram della Biennale

Solitamente lasciati nella penombra, i Festival danno la possibilità a registi e sceneggiatori di assaporare le luci della ribalta e farsi conoscere a un pubblico più ampio. E’ anche vero, però, che alcuni dei talentuosi nomi di quest’anno non avevano certo bisogno di altre introduzioni.: Gabriele Mainetti e Paolo Sorrentino, dicevamo, ma anche uno tra i maggiori autori del cinema sci-fi, Denis Villeneuve, Pedro Almodóvar che ha aperto la Mostra con Madres Paralelas, Ridley Scott tornato al Lido con The Last Duel, e il ritorno della signora del cinema, Jane Campion. Non ci siamo fatti mancare nemmeno Chloé Zhao e Bong Joon Ho nella gran Giuria. Chapeau

LA MADRINA PERFETTA…SERENA ROSSI

Immagine dal profilo Instagram ufficiale

La madrina di questa edizione, Serena Rossi, ha conquistato tutti grazie alla sua dolcezza, spontaneità e simpatia. Entusiasta ed onorata di essere stata scelta per portare avanti questa edizione, con garbo e ironia la Rossi ha affrontato in modo impeccabile il suo ruolo.

Tra i momenti migliori ricordiamo il video divenuto virale in cui reagisce con grande ironia all’essere stata ignorata da Jennifer Lopez, perché quest’ultima è troppo impegnata a parlare con Ben Affleck (“Si amano troppo, è meglio che me ne vada“). Ma, soprattutto, è d’obbligo citare il discorso introduttivo della cerimonia di premiazione finale: “Il cinema riparte da qui, dal Lido di Venezia. Finalmente! Quest’anno abbiamo messo al centro gli esseri umani e la loro fragilità, storie bellissime che ci hanno incantato. Sono stati giorni gioiosi perché la Mostra è gioiosa. Sono stati giorni incredibili perché la Mostra è stata incredibile. Tante persone da tutto il mondo a incontrarsi, a discutere di cinema, con passione. Le sale sempre state piene, dalla mattina alla notte”.

I DISCORSI DI RINGRAZIAMENTO ALLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

immagine tratta dalla pagina Instagram della Biennale

Ma non solo Serena Rossi ha commosso la platea durante la cerimonia di conclusione. Anche Penelope Cruz, Maggie Gyllenhaal, Filippo Scotti e Paolo Sorrentino (per l’appunto), hanno fatto la loro parte. Dalla Gyllenhaal che ha raccontato di quanto sia legata al nostro Paese, e di sia stato importante per lei vincere il Premio della Miglior Sceneggiatura proprio al Festival di Venezia, visto che il suo film è tratto da un soggetto italiano(The Last Daughter, basato sul romanzo di Elena Ferrante); per poi passare all’esordiente Filippo Scotti, protagonista del film “E’ stata la mano di Dio”, che faticava a tenere in mano il premio troppo pesante e, al tempo stesso, tentava di finire il discorso che aveva preparato. Persino Bong Joon Ho si è lasciato sfuggire un “So cute”.

Bellissimo anche il discorso (con parti lette in italiano, inglese e spagnolo!)di Penelope Cruz, vincitrice della Coppa Volpi per la miglior attrice, che non ha mancato di ringraziare il marito, Javier Bardem, il regista Pedro Almodóvar.:- “Grazie per esserti fidato, per ispirarmi ogni giorno. Grazie per la tua presenza e la tua etica impeccabile, il tuo senso artistico, la tua attenzione ai dettagli. Hai di nuovo creato una magia”. E la dedica del premio alla madre e alla suocera recentemente scomparsa: “Le sue ultime parole sono state: Ti voglio bene, per poi aggiungere, con un sussurro: “Coppa Volpi”. Come faceva a saperlo?”– ha detto, sorridendo malinconicamente

E, infine, Paolo Sorrentino, che ha esordito con un: “Devo leggere perché sono leggermente emozionato“; per poi continuare, con sarcasmo: “Qualcuno un po’ antipatico ogni tanto mi dice:Ma perché fai un altro film con Toni Servillo? Al che io adesso gli rispondo: Guardate dove sono arrivato a fare i film con Toni Servillo”- strappando così un risata calorosa al suo caro amico, che lo guarda e lo applaude dalla platea.

Dopo questo primo momento, il regista si è lasciato andare, parlando di “due scene che nel film non ci sono: un sogno che non ho fatto, un ometto di 1,60 metri su un campo di calcio che vi ringrazia e che si chiama Maradona. Che ci crediate o no questo è il più grande premio che voi possiate ottenere, che Maradona vi ringrazia. E poi una nel giorno del funerale dei miei genitori. Il preside della mia scuola mandò solo una rappresentanza di quattro compagni di classe e non tutta la classe. Io ci rimasi malissimo, però questo non ha più importanza perché oggi è venuta tutta la classe, che siete voi.

A questo punto, tutto il pubblico della sala (ma anche chi guardava l’evento in diretta), si è lasciato sfuggire una lacrima di commozione.