27 Aprile 2021 - 12:08

Milva, in migliaia per l’ultimo saluto al Piccolo Teatro Strehler di Milano

Milva

In migliaia in filo davanti al Piccolo Teatro Strehler di Milano per omaggiare per l’ultima volta Milva, la cantante scomparsa venerdì scorso a 81 anni

Sono migliaia le persone accorse questa mattina, presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano, per dare un ultimo saluto ad una delle icone della musica italiana, Milva, morta lo scorso venerdì all’età di 81 anni in seguito ad una malattia. In migliaia, chi con fiori, chi semplicemente per sfilare dinanzi al feretro, ma tutti con un profondo dolore per il vuoto che Milva lascerà in chi ha conosciuto l’epoca d’oro della canzone italiana. La pantera di Goro, così definita per la fulgida chioma e per la voce ruggente, è stata simbolo di un’Italia che rinasceva, dell’emancipazione femminile e della crescita sociale e culturale uscita devastata da una guerra. E questo gli italiani non lo hanno dimenticato, dimostrandole affetto anche nel giorno del suo ultimo debutto, poiché i funerali si terranno in forma privata.

Presente presso la camera ardente anche il sindaco di Milano Beppe Sala che ha omaggiato la cantante annunciando anche il suo appoggio ad iscriverla al Famedio: “È doveroso che io sia qui, era una grande artista, era una delle tante persone che non nascono milanesi ma diventano profondamente milanesi. E i milanesi hanno sempre apprezzato il suo impegno sociale e politico. Per tutte queste ragioni io appoggerò la richiesta di iscrizione al Famedio, che è qualcosa di importante“, ha detto il sindaco di Milano uscendo dalla camera ardente. “I grandi artisti sono lì ed è assolutamente giusto che anche Milva sia lì – ha proseguito -. Ho visto di sfuggita Milva una volta, solo quattro chiacchiere. Certo era una persona che sprigionava fascino da ogni poro. La coincidenza della sua morte poco prima del 25 aprile simbolicamente fa riflettere. Era una donna estremamente impegnata, una donna emiliana adottata da Milano. Milanese è chi ama Milano e vuole partecipare alla vita di Milano“.