24 Aprile 2021 - 17:27

Ministero dell’Interno: ecco che cos’è e di cosa si occupa

Ministero Dell'Interno

Tutela e sicurezza pubblica, ma anche gestione e amministrazione della vita istituzionale. Ecco di cosa si occupa il Ministero dell’Interno

Il ministero dell’Interno è l’organo addetto all’amministrazione generale degli affari interni che riguardano la società italiana, civile e istituzionale. Sono quattro le aree di azione e riguardano la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, con collegamento diretto alle forze di polizia; amministrazione generale e rappresentanza generale di governo sul territorio, come gli organi elettivi e gli enti locali; la tutela dei diritti civili, comprese le confessioni religiose, di cittadinanza, immigrazione ed asilo. Chi ricopre il ruolo e quali sono le competenze richieste?

Il ministro dell’Interno

Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno del Governo Conte e ora riconfermata anche dal governo Draghi, è così responsabile della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Inoltre, è ufficialmente l’autorità nazionale di pubblica sicurezza. Laureata in giurisprudenza e con un passato da avvocato alle spalle, Lamorgese ha ricoperto il ruolo di prefetto dal 2017 al 2018. Successivamente ha svolto numerosi altri incarichi, prima di diventare ministro nel 2019.

Polizia e ministero dell’Interno

Come ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ha così acquisito il ruolo di dirigere i servizi di ordine e di sicurezza pubblica, tramite atti o provvedimenti. In questo senso, si parla di un canale diretto tra la polizia di Stato e il ministero dell’Interno. Il capo della Polizia, infatti, risponde direttamente al ministro dell’Interno per ciò che riguarda l’esercizio. Da parte del ministro, deve rendere conto della responsabilità istituzionale in materia di ordine e sicurezza pubblica e di coordinamento delle forze di polizia.

I dipartimenti

Il ministero dell’Interno si divide in più dipartimenti, uno degli affari interni e territoriali che si occupa dei servizi demografici, il dipartimento della finanza locale e dei servizi elettorali e per le autonomie. Un altro dipartimento è quello delle libertà civili e dell’immigrazione, che riguarda le minoranze e gli affari di culto.

Il dipartimento di pubblica sicurezza, riguardante la polizia di stato, le politiche di prevenzione, le risorse investigative e la sanità. Tra questi anche il dipartimento dei Vigili del fuoco, della difesa civile e del soccorso pubblico, che si occupa della gestione delle emergenze e le politiche di prevenzione civile. In ultimo, il dipartimento per le politiche personale di amministrazione civile.

L’immigrazione: questione “interna”

Particolarmente delicato il ruolo svolto dal ministro dell’Interno in tema di libertà civili e immigrazione. Il 5 Ottobre il consiglio dei ministri approvava la modifica dei cosiddetti decreti sicurezza o decreti Salvini, voluti da Matteo Salvini, approvati durante il governo nel 2018-2019 e sostenuti con una larga maggioranza in parlamento.

Con la modifica, il Governo si propone di neutralizzare due leggi. Si punta al ripristino di una forma di protezione umanitaria e del sistema di accoglienza diffuso. I due decreti erano stati così, dichiarati come incompatibili e in contrasto sia con la Costituzione Italiana, che con gli obblighi derivanti dalle Direttive e Regolamenti Europei.