4 Giugno 2021 - 15:57

Paratici saluta la Juventus: “Decisioni da contestualizzare”

Paratici

L’addio di Fabio Paratici alla Juventus. Il dirigente saluta la Vecchia Signora affiancato da Andrea Agnelli: “Dybala il colpo più rischioso”

Si chiude definitivamente la storia di Fabio Paratici alla Juventus. Andrea Agnelli, come da abitudine con tutti coloro che hanno contribuito alla crescita bianconera negli anni, ha spalleggiato il dirigente in conferenza stampa, omaggiandolo per il lavoro svolto. A prendere parola è subito il presidente di Madama, facendo il punto sulla Super Lega, Pirlo e il ritorno di Allegri, per poi ovviamente concludere con i saluti a gli applausi a Paratici.

Ringraziamenti a Pirlo

“Innanzitutto vorrei fare un punto sulla stagione. Ringrazio Pirlo e il suo staff, perché se “fallimento” significa vincere due trofei e accedere alla Champions League, significa che è stato un anno positivo. Ci sono state difficoltà e dobbiamo imparare dagli errori che abbiamo commesso, tutti”

Ritorno Allegri e post Paratici

“Diamo il bentornato a Massimiliano Allegri, siamo estremamente felici e lui è pronto a buttarsi in un’avventura che sarà sicuramente di lungo corso. Quando la riorganizzazione sarà completata ci vedremo in una nuova conferenza stampa: posso intanto dire che Federico Cherubini è determinato e pronto

Superlega

Ho cercato per anni di cambiare le competizioni europee dall’interno, perché i segnali di crisi erano evidenti già prima della pandemia. Il sistema concentra il potere in un monopolio. La Superlega non è un colpo di stato, ma un grido disperato di allarme per un sistema che, consapevolmente o meno, si indirizza verso l’insolvenza. L’accordo fra i fondatori era condizionato al preventivo riconoscimento da parte di UEFA della competizione. La risposta è stata di chiusura, con termini offensivi e metodi arroganti, e poi si è indirizzata verso tre club.

Non è con questo tipo di comportamenti che si riforma il calcio di fronte a questa crisi. Per fortuna so che non tutti in UEFA la pensano allo stesso modo. Il desiderio di dialogo, comunque, resta immutato. Altri sport hanno affrontato cambiamenti di questo tipo, e quasi tutti gli stakeholders concordano sul fatto che il modello vada cambiato. Juventus, Barcellona e Real Madrid sono determinati a giungere a una completa riforma delle competizioni anche e soprattutto nell’interesse dei club che ci manifestano paura per questa situazione”

Ringraziamenti

“Abbiamo vinto tantissimo, vissuto momenti felici, creato grandi progetti di sviluppo sportivo come Juventus Women e Under 23. Penso ai tantissimi giocatori che ha portato qui: ringrazio tutti, ne cito tre: Tevez, Dybala, Cristiano Ronaldo. Il mio unico rimpianto? Van Persie…Fabio potrebbe raccontare calcio per delle ore, e non smetteresti di starlo ad ascoltare.

Alla Juventus è arrivato un ragazzo e va via un uomo, che ha il grande pregio della curiosità, ha talento, istinto, responsabilità. Ed è un vincente. Siamo arrivati insieme alla conclusione che forse era il momento di intraprendere un discorso diverso. E io posso solo dire, a nome mio e di tutta la Juventus: grazie. Sono stati undici anni fantastici”.

Prende parola Fabio Paratici

“Ringrazio Andrea e la Juventus per questa occasione per salutare tutti. Lo sento come un onore e un privilegio, un momento da condividere con chi mi è stato vicino. Undici anni sono un’epoca: a tutti coloro con cui ho lavorato, calciatori, allenatori, staff, dirigenti, senza dimenticare nessuno, dico solo grazie. E’ stata una fortuna enorme passare dalla Juventus, di cui sarò sempre grato. Mi sento un professionista migliore, per tutto quello che ho vissuto qui, il supporto della gente che lavora con te e di tutto il club.

Ho sperimentato, osato, lavorato in piena autonomia, contando sulla fiducia di chi era con me. Ho osservato calciatori fra i migliori dell’ultimo decennio e in certi casi di sempre. Ho condiviso pensieri con quelli che i miei figli considerano eroi. Quando una storia bella finisce non ci sono rabbia né rimpianti. La Juve ti rende migliore e di questo sono commosso, felice, orgoglioso e riconoscente”.

Il momento più bello

“Sono troppi i bei momenti che mi vengono in mente. Su tutti, il gol di Borriello a Cesena. La consapevolezza di quello che abbiamo fatto, come dice Andrea, la avremo a pieno fra qualche anno: non solo le vittorie, ma tutto quello che abbiamo costruito”.

Trattativa Ronaldo e “rischio” Dybala

“La trattativa per Ronaldo? E’ stata veloce e diretta. Dybala è stato uno degli acquisti più rischiosi della mia carriera, era molto giovane”.

L’addio

Le nostre decisioni vanno contestualizzate in un dato momento; il migliore è colui che sbaglia meno, non chi non sbaglia. Altrimenti si può anche non decidere, ma è molto errato. E’ sbagliato chiedersi se ci pentiremo di determinate decisioni in futuro. In questo momento, questa è la decisione giusta”.

Il momento più difficile

“Il momento più difficile? Non saprei individuarne uno, perché in undici anni abbiamo preso tante decisioni pesanti, che non fanno dormire la notte. Quando non si riesce a portare un giocatore c’è rimpianto per tutto il percorso che c’è dietro“.