14 Novembre 2020 - 10:22

Peter Sutcliffe: il COVID uccide lo “squartatore dello Yorkshire”

Peter Sutcliffe

Peter Sutcliffe era uno dei più famigerati serial killer britannici. Tra il 1975 e il 1981, aveva ucciso ben tredici donne in Inghilterra

Uno dei serial killer più famosi di sempre si è spento. Il famigerato Peter Sutcliffe, conosciuto da tutti con l’appellativo di “Squartatore dello Yorkshire“, è deceduto in ospedale all’età di 74 anni. La causa è da attribuire al Coronavirus. A rendere nota la notizia, ci ha pensato lo stesso ministero della Giustizia di Londra. L’assassino era stato precedentemente condannato, quarant’anni fa, per l’omicidio di 13 donne e il tentato omicidio di altre sette nel Nord dell’Inghilterra dopo aver seminato il terrore nel Paese tra il 1975 e il 1981.

L’accusa gli aveva comminato ben venti ergastoli, tutti confermati. Il killer li stava scontando tutti nella prigione di Frankland, a Dunham. Peter Sutcliffe era un ex camionista. Soffriva di schizofrenia paranoide. Aveva passato i primi anni di detenzione in un carcere di massima sicurezza per malati psichiatrici, per poi essere trasferito a Frankland quando le sue condizioni mentali sono state ritenute sufficientemente stabili. Dietro le sbarre, durante il periodo di detenzione passato in carcere, il killer aveva perso l’uso della vista all’occhio sinistro. Infatti, soffriva di cuore e diabete ed era risultato positivo al Covid-19, ma secondo i media britannici aveva rifiutato di essere curato.

Attualmente, le cause effettive del decesso, a parte il contagio da Coronavirus, non sono state ancora spiegate.