Recovery Fund, resistenza da quattro paesi europei
Dopo l’intesa franco-tedesca sul Recovery Fund l’Europa deve fare i conti con le resistenze di altri paesi membri, che non vogliono elargire
Sul Recovery Fund ieri il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato l’intesa franco-tedesca ma adesso l’Unione Europea deve affrontare un’altra sfida. Quattro paesi europei si mostrano ancora reticenti verso il progetto dei un fondo per la ripresa economica. Lo ha fatto sapere il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, poche ore prima della riunione dell’Ecofin.
“È un accordo decisivo, ma occorre cambiare la posizione di altri stati in particolare di Austria, Danimarca, Svezia e Olanda.” ha indicato all’assemblea nazionale.
“Sarà una partita difficile, non bisogna nasconderselo.” Queste le parole di Le Maire che ieri ha definito l’accordo tra Francia e Germania un “passo storico” per tutta l’Unione Europea. Il ministro dell’Economia francese ha infatti ricordato come “per la prima volta Francia e Germania si trovano d’accordo per finanziare un debito comune.”
Francia e Germania immaginano un Recovery Fund da 500 miliardi di € che saranno distribuiti ai paesi più colpiti dall’emergenza. Tutti i prestiti poi dovranno essere rimborsati dai 27 stati membri in proporzione alla propria contribuzione al bilancio comunitario. La proposta dovrà essere discussa e votata dai 27 paesi membri dell’Unione Europea e in seguito accettata dalla Commissione.
Insomma, di fatto si preannuncia un vero e proprio scontro Nord-Sud, ma dal punto di vista europeo. Da un lato, infatti, vi sono tutti i Paesi della fascia centro-settentrionale, che sono ancora scettici sul concedere il beneficio del dubbio all’Italia. Dall’altro, vi è il “centro-sud“.
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