6 Giugno 2019 - 17:03

Roma, Ranieri: “Mi porterò l’abbraccio del pubblico. Grazie a Totti”

claudio ranieri

Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua recente avventura alla Roma ma non ha mancato di lanciare alcune frecciatine

Claudio Ranieri ha chiuso la sua (breve) seconda avventura alla Roma. In occasione del premio “Rino Santin” ricevuto a Cava de’ Tirreni, il mister testaccino ha rilasciato alcune dichiarazioni sul recente passato giallorosso e sul presente e futuro del club.

Queste le sue parole:Mi rimarrà per sempre l’abbraccio del pubblico e l’orgoglio di aver guidato la squadra del mio cuore. Il futuro della Roma americana dipenderà tutto dallo stadio e dalla volontà di farlo. Avendolo ci possono essere delle prospettive importanti e chi ci sta lavorando dietro sta facendo bene, ma è ovvio che il pubblico vuole i risultati sul campo. L’importante è adesso trovare allenatore, il direttore sportivo e che tutti poi remino sulla stessa barca. Io mi auguro che la Roma possa lottare per il 4° posto. Qualcosa in più? Il calcio è bello per questo e credo che con il Leicester sia stato dimostrato ciò. Io da tifoso mi auguro il meglio”.

Su Totti: Io non ho da dare consigli a lui. Abbiamo parlato a lungo, sa come la penso nei suoi confronti. Incide nella Roma? Scegliendo me vuol dire che lui ha inciso molto, anche perché altri volevano Paulo Sousa sulla panchina.

Su De Rossi: “Anche con lui abbiamo parlato, anche qui non ho nulla da consigliare per il suo futuro. Lui vuole giocare a calcio e mi auguro possa trovare una squadra adatta alla sua dimensione.

Infine, risposta pungente sull’articolo di Repubblica venuto fuori nelle scorse settimane: Mi è sembrato un articolo ‘ad hoc’, fatto da chi era intenzionato a fare caos all’interno dell’ambiente romano. Se parte dall’Italia o dall’estero? Lo sappiamo tutti da dove parte e penso che lo sappiano anche i tifosi della Roma.

Sul futuro di Claudio Ranieri: “Io aspetto, mi auguro di trovare un buon progetto. Non mi importa dove, se in Italia o all’estero, ma l’importante è che ci siano basi solide da dove si può costruire. Un posto dietro la scrivania? No, io voglio soltanto una panchina perché sono un uomo da campo.