Salvini-Letta amici ma non troppo: l’intervento al Rapporto ISPI
Primo incontro pubblico tra Enrico Letta e Matteo Salvini in occasione del Rapporto ISPI 2021: ecco di cosa hanno discusso
Nel pomeriggio di ieri il webinar organizzato da ISPI su Covid ed Europa ha riunito por la prima volta Enrico Letta e Matteo Salvini, alleati ma non troppo. La mega coalizione nata sotto l’ala Draghi potrebbe trovare un punto d’accordo proprio nello stesso premier, a dimostrarlo è l’incontro tra i rispettivi leader di PD e Lega.
Enrico Letta si dice contento di far parte della larga maggioranza. In più, osanna il successo di Draghi, secondo lui “il più europeista che ci sia mai stato“. Poi punzecchia il leader del Carroccio: “Non sindaco la rapidità del cambiamento, prendo il positivo, anche se il nostro approccio è diverso: di europeismo coerente“. Salvini non la manda a dire e risponde alle insinuazioni del dem: “Non entro nel merito della conversione a U, ma sarebbe una bella notizia per l’Italia. No al derby europeisti-sovranisti, vanno di pari passo coniugati dal pragmatismo alla Draghi. Nessuno è legittimato a dare patenti di democrazia, se ci togliamo le etichette costruiremo qualcosa.”
Salvini poi sposta l’attenzione non su “più o meno Europa, ma quale Europa”, parlando dell’importanza della UE sui grandi temi ma al tempo stesso della necessità di non comprimere le identità e peculiarità nazionali, “e questo anche nello stesso interesse della UE”. Permangono le differenze di veduta tra i due leader politici. Dopo l’intervento del leghista Enrico Letta sottolinea la necessità di ”un’Europa della salute” e propone di rendere ”permanente il Next generation EU”.
L’avvento di Mario Draghi sembra essere riuscito lì dove Conte ha perso: riunire le voci politiche italiane sotto la bandiera dell’europeismo. Rimangono però all’interno del Governo Draghi alcune spaccature da risolvere: dalle restrizioni anti-Covid alla legge Zan contro l’omotransfobia.
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