Senato, approvato il Decreto Calabria: cos’è e cosa prevede?
Il Decreto Calabria è stato ufficialmente approvato in Senato. Oltre ad una riforma del sistema sanitario regionale, sono previste altre novità
Finalmente, un altro tassello è stato messo al suo posto. Il Senato ha ufficialmente approvato il Decreto Calabria, con 137 voti favorevoli, 103 contrari e ben 4 astenuti. Dunque, il Ministero della Sanità sarà ora alle prese con questa nuova riforma. Ma, con precisione, di che cosa tratta? E, soprattutto, cosa e chi riguarderà questa nuova rivoluzione in campo medico?
Il Capo I è quello dedicato specificamente alla Regione Calabria. Tra le altre cose, sarà disciplinata una verifica straordinaria sui direttori generali degli enti del Servizio Sanitario Regionale. L’obiettivo è quello di controllare meglio le operazioni svolte in ogni clinica, nominando un commissario esterno come supervisore. In caso di valutazione negativa, si può provvedere a dimettere dall’incarico il direttore generale. Poi, il Commissario ad acta nomina un Commissario straordinario, previa intesa con la Regione da acquisirsi entro 10 giorni. In caso di mancata intesa, invece, la nomina sarà garantita direttamente dal Ministero.
Altra novità riguarda l’introduzione di un’Unità di crisi speciale per effettuare ispezioni straordinarie presso le ASL, AO e AOU della regione. Lo stesso commissario revisionerà periodicamente questa nuova Unità. Inoltre, ci sarà una revisione dei tetti di spesa per le assunzioni in tutto il SSN, che non potrà superare il valore della spesa sostenuta nel 2018.
Si interverrà, poi, sulla disciplina relativa al blocco del turn over stabilito dalla legge 311/2004, sopprimendo il blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale. In questo modo, si punta a garantire più omogeneità nei criteri di selezione. La rosa dei candidati sarà proposta secondo una graduatoria di merito, sulla base dei requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell’incarico da attribuire.
Il Decreto Calabria, infine, punterà all’aumento della quantità di medicinali disponibili per ogni ospedale.
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