8 Giugno 2021 - 11:48

Stipendi PA: ecco come cambiano con il Decreto Reclutamenti

Stipendi PA

Gli stipendi PA sono aumentati grazie al Decreto Reclutamenti. Il Governo ha introdotto alcune novità per le assunzioni a tempo

Una novità abbastanza importante è in arrivo, per quel che concerne gli stipendi PA. Infatti, nella Pubblica Amministrazione, si è optato per l’aumento di stipendio per i vecchi e nuovi dipendenti pubblici. Una notizia attesa a braccia aperte e ora decisamente possibile, grazie al Decreto Reclutamenti. Dalla bozza predisposta dal ministro Renato Brunetta, infatti, sono previste oltre ventiquattromila nuove assunzioni, di cui ventiduemila saranno per la giustizia, alle quali però potranno aggiungersi incarichi non quantificati della Ragioneria dello Stato che potrà avvalersi di un contingente di esperti. La bozza è arrivata sul tavolo lo scorso 4 Giugno, e proprio ieri il Decreto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.

Nel Decreto Reclutamento, però, non si parla solo degli stipendi PA. C’è spazio, infatti, anche per capire come fare per attrarre professionisti maggiormente qualificati nella Pubblica Amministrazione. Non basta, infatti, prevedere concorsi maggiormente orientati al merito. Serve anche che la PA diventi più attrattiva per i professionisti più affermati. Il Governo ha introdotto, in questo caso, misure per la valorizzazione del personale con fasce di merito e forme di premialità. I dirigenti saranno inquadrati in almeno tre distinte aree funzionali.

Nell’attesa che il rinnovo del contratto degli statali vada a incrementare la parte tabellare degli stipendi (si parla di un incremento di circa 107,00€ medi e lordi), il Decreto Reclutamento interviene nel fissare i criteri che in futuro dovrebbero portare a un incremento delle retribuzioni. Nel testo, si legge che i limiti di spesa relativi al trattamento economico accessorio per chi lavora nella Pubblica amministrazione possono essere anche “superati”, compatibilmente però a quelli che sono gli “obiettivi di finanza pubblica”.

Dunque si parla anche di valorizzazione economica del personale. Ma in che modo avviene?

La valorizzazione economica del personale

Per quel che riguarda la valorizzazione economica del personale, essa è collegata a stretto contatto con l’aumentare degli stipendi PA. Nella fattispecie, ci sarebbero ben due strumenti pensati per dare più spazio economico a chi deve ricevere il contributo. In primis, si parla delle previsioni di fasce di merito, che aiuterebbero anche la competizione interna. In seconda battuta, si parla di nuove forme di premialità.

Si punterà, dunque, maggiormente sul merito del dipendente pubblico. Per quanto riguarda la premialità, si seguiranno i principi di “selettività” tenendo conto delle capacità culturali e professionali, nonché della qualità dell’attività svolta e dei risultati ottenuti. Insomma, un’impostazione propria al mondo del privato, una vera novità per il settore del pubblico impiego. A seconda della qualità del lavoro svolto, quindi, si avanza nella fascia di merito successiva, nella quale ovviamente è garantito anche uno stipendio maggiore.

Le progressioni tra le tre aree avvengono tramite una procedura di tipo comparativo, tenendo conto della valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni di servizio. Naturalmente questo non deve essere stato soggetto a provvedimenti disciplinari. Altri fattori che contribuiranno al passaggio alla fascia di merito successiva sono il possesso di titoli e il numero e la tipologia degli incarichi rivestiti.

Rinnovo di contratto

Altra questione interessante, e rinnovata, negli stipendi PA, è quella del rinnovo di contratto. Per quanto riguarda le procedure, infatti, con il Decreto Reclutamenti, si legherà il riconoscimento degli aumenti contrattuali al merito del dipendente. Per quanto riguarda le cifre, però, bisognerà attendere l’accordo che verrà raggiunto per il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021. Con esso, a regime, sarà messo un aumento di stipendio medio e lordo di 107,00€.

Le cifre varieranno in base allo stipendio tabellare di riferimento, in quanto questo sarà incrementato per una percentuale che dovrebbe essere del 4,07%. Più è alto lo stipendio, quindi, e maggiore sarà l’importo dell’incremento. Resta da capire quando. Secondo l’Aran, ci sono ancora possibilità per raggiungere un accordo sul rinnovo di contratto negli stipendi PA entro la fine dell’anno.