31 Luglio 2015 - 12:13

Storia di una piccola rivoluzione: il bikini, esplosivo come una bomba atomica

bikini

Correva l’estate del 1946, esattamente il 5 luglio, e in Francia lo stilista Louis Réard presentò un nuovo lavoro sartoriale: una nuova collezione di costumi da bagno, con un modello di punta a dir poco esplosivo, il bikini

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Per farlo sfilare, Réard, dovette rivolgersi a Micheline Bernadine, danzatrice francese che si esibiva senza veli al Casino de Paris.

Questo completino, composto da due triangolini con relative bretelle di sostegno, e uno slip, che lasciava scoperto l’ombelico, fu ritenuto in vero e proprio oltraggio al pudore.

Storia di una piccola rivoluzione: il bikini, esplosivo come una bomba atomica

Storia di una piccola rivoluzione: il bikini, esplosivo come una bomba atomica

Gli ideatori scelsero, in principio, il nome “atome”, e poi lo sostituirono con “bikini”, per via delle prime esplosioni atomiche sperimentate sull’atollo Bikini nelle Isole Marshall.

Le prime audaci ragazze a sfoggiarlo furono le ragazze francesi, e negli Stati Uniti, nonostante la loro emancipazione, inizialmente il bikini fu ammesso solo in privato o in barca.

Costumi a due pezzi erano già stati indossati nell’antichità, come risulta dal ritrovamento di urne, affreschi e mosaici dell’epoca greca e romana (addirittura 1400 a.C.).

Ma in quegli anni fu visto come un autentico shock.

Il motto con cui fu presentato il costume fu “le bikini, la première bombe anatomique”, infatti Réard era convinto che il bikini avrebbe avuto effetti esplosivi.

Nel 1951 il bikini venne proibito al concorso di Miss Mondo.

Nel 1958, fu indossato da Brigitte Bardot nel film “E Dio creó la donna”.

In Italia, invece, il bikini si è fatto strada grazie a Sofia Loren, vincitrice del premo Miss Eleganza nel 1950.

Ma fu grazie a Marilyn Monroe che ha conquistato un successo planetario.

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