9 Gennaio 2015 - 20:35

Subsonica, I cerchi degli alberi: una storia d’amore di oggi

In rotazione radiofonica da oggi, 9 gennaio, il nuovo singolo dei Subsonica: I cerchi degli alberi, terzo estratto dall’album Una nave in una foresta. “Spirali di sintetizzatori e pulsazioni senza tempo, per una storia d’amore di oggi”

I cerchi degli alberi è il caso di una storia che, traendo forza da simboli naturali senza tempo, cerca il suo ritaglio di eternità in una cornice vorticosamente minacciosaLe spirali di sintetizzatore che introducono il brano dichiarano da subito l’anima profondamente elettronica di questa canzone”, hanno spiegato i Subsonica attraverso un comunicato stampa.

Una cornice composta da un testo con temi di preoccupante attualità, con una base musicale che celebra il ritorno alle origini elettroniche della band, che sulla scia dell’entusiasmo mostrato dai fan, ha scelto proprio I cerchi degli alberi come terzo singolo dopo l’uscita di Lazzaro e Di domenica.

i cerchi degli alberi

Cieli estivi limpidi
piovono satelliti
tutto gira forte intorno a noi

Siamo nuove origini
fra le vecchie ingenuità
dimmi che non moriremo mai!

Gli argomenti alla base del brano prendono spunto da un fatto di cronaca: “Il 9 novembre 2013, in un quotidiano il titolo ‘Piovono satelliti’ introduceva la notizia dell’impatto previsto, contro l’atmosfera, del satellite Goce, e di tutti i rischi ad esso correlati. I Satelliti che fino a ieri simboleggiavano un lato positivo, esplorativo, delle conquiste tecnologiche, oggi si trasformano in minaccia globale senza confini e senza possibilità di protezione.” 

Cieli estivi limpidi
si alzano gli oceani,
tutto gira in fretta intorno a noi
che respiriamo liberi
aria e lacrimogeni
stretti contro il tempo che verrà.

Un circolo vizioso di vecchie e nuove ‘ingenuità’, che potrebbero portarci all’autodistruzione se non riusciremo a riemergere dal vortice di insidie in cui ci imbattiamo pericolosamente, e sempre più velocemente. Centrali nucleari, inquinamento, surriscaldamento del Pianeta, veleni presenti in quello che mangiamo e beviamo quotidianamente, questi i mostri che hanno invaso la nostra realtà e con i quali dobbiamo confrontarci per portare avanti ogni piccolo progetto, compreso l’amore.

Come i cerchi negli alberi
hai contato i miei anni
hai creato un silenzio
che non scorderò
l’hai portato con te.
C’è la pace che vorrei
chiusa in fondo agli occhi tuoi
due fondali che non hanno età