Tablet, la rivincita di Microsoft
Il mondo della tecnologia evolve rapidamente, le idee diventano facilmente obsolete e qualche volta, invece, contro ogni previsione, dimostrano di essere vincenti: è il caso dei tablet
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I tablet sono accessori tecnologici che ultimamente stanno incontrano una flessione del mercato, indipendentemente dal sistema operativo adottato.
Con la presentazione delle ultime novità tecnologiche, un po’ tutti produttori hanno messo in campo tablet con aspetti innovativi.
Apple
Apple ha presentato diverse novità, tra cui, in campo tablet, dei nuovi iPad Air, un nuovo iPad Mini e, novità più importante, il “rivoluzionario” iPad Pro.
Il nuovo dispositivo di Apple taglia i legami col passato introducendo sostanziali novità: crescono le dimensioni, raggiungendo i 12.9 pollici di diagonale; un nuovo processore a 64 bit (A9X con incorporato il co-processore M9), compatibilità con accessori del tutto nuovi.
Rispetto alla prima generazione di iPad, Apple dichiara un incremento di performance di 22 volte, e in campo grafico, invece, pari a 326 volte.
Nella presentazione, però, a dare l’impressione di professionalità del prodotto sono state, per lo più, le applicazioni accessorie di Adobe (Adobe Photoshop Fix, dalle incredibili potenzialità) e AutoCAD 360, nonché Office di Microsoft.
Novità dell’iPad Pro, che ha destato enorme scalpore, e ha infiammato le polemiche, è la Apple Pencil: uno strumento assimilabile, teoricamente, alle odierne penne touch, ma che ha funzionalità più simili alle moderne tavolette grafiche, adottando, però, tecnologie completamente differenti. Sensibile alla pressione, all’inclinazione della punta a contatto con il display, teoricamente priva di lag, aggiunge una nuova dimensione d’interazione durante l’uso del tablet.
Perché tante polemiche per uno strumento così? Molti animi si sono infiammati durante e dopo la presentazione della Apple Pencil poiché Steve Jobs, presentando gli iPhone, all’alba dei tempi, dichiarò che nessuno avrebbe voluto uno stylus per interagire con l’interfaccia grafica – una polemica non sensata, quindi, trattandosi di tecnologie completamente differenti.
Ulteriore novità è stata la Smart Keyboard.
Una tastiera per iPad Pro, si connette al tablet tramite aggancio magnetico, fa da copertina per il display, e consente un’interazione simil laptop con il tablet. Ma dov’è che l’abbiamo già vista una cosa così?
Anche Google, dopo aver presentato i Nexus 5x e 6P, non ha fatto mancare sul palcoscenico un nuovo tablet – che non sostituirà, ma affiancherà, il Nexus 9: si tratta di Pixel C.
Pixel C è il primo tablet con tastiera presentato e costruito da Google, che prende ispirazione dall’altro prodotto del colosso: il Chromebook Pixel. Con a bordo Android, il tablet di Google ha un display da 10,2 pollici, e una dotazione hardware di tutto rispetto.
Accessorio di design particolarmente curioso è la barra di segnalazione della carica, chiaramente ispirata a quella dei Chromebook: i colori della linea Nexus che si illuminano (quattro tacche colorate).
Anche qui, come per l’iPad Pro, la tastiera è legata magneticamente al terminale, e quando si intende trasportarli insieme, essa funge da cover. La connessione, però, è via etere: bluetooth. Aspetto interessante, probabilmente controverso, è la possibilità di ricaricare la batteria della tastiera per induzione, e a quanto dichiara Google, pochi secondi riescono a garantire giorni e giorni d’uso della tastiera. Di novità, però, non se ne hanno molte altre, ma ancora una volta si sente odore di già visto.
Microsoft
Anche Microsoft, presentando i suoi nuovi prodotti, porta in campo nuovi tablet: il Surface Pro 4 ed il Surface Book, che, in fin dei conti, non sono neppure semplicemente dei tablet.
La linea Surface, già proposta da qualche anno, fonde l’esperienza touch tipica dei tablet a quella tipica dei laptop. Dotati di sistema operativo x86, accessoriati di tastiera e digitalizzatore, offrono da qualche tempo una nuova possibilità d’interazione che, in verità non si era mai vista prima: non più un sistema mobile, bensì uno desktop – nonostante alcuni aspetti ancora non ben maturi.
Non avendo registrato grandi numeri sul mercato, i Surface sono prodotti non sempre ben compresi: attraggono, ma hanno prezzi elevati e alcuni compromessi da dover sopportare. Nonostante ciò, Microsoft ha dato il via a una nuova concezione di computer portatile, i 2-in-1 che, infatti, stanno invadendo il mercato.
Microsoft ha avuto un’idea vincente?
Probabilmente si, è quella di Microsoft l’idea vincente: superare il concetto di tablet, avvicinandolo a quello i laptop.
Se fino ad oggi, però, si è potuto testare solo Windows in modalità 2-in-1, tra poco potremo confrontare le esperienze d’uso di iOS e Android, ma tantissimo dipenderà dai programmatori terzi che, per forza di cose, influenzeranno le opinioni degli utilizzatori con la qualità delle applicazioni proposte nei rispettivi store.
Decretare un vincitore, adesso, è impossibile. Il tempo, i programmatori, gli utilizzatori, potranno dare qualche indicazione, in fin dei conti saranno sempre le esigenze personali e le preferenze a indicare la strada giusta per ogni acquirente.
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