26 Gennaio 2021 - 10:47

Tara Gins, ex ciclista licenziata per delle foto su PlayBoy

tara gins

L’ex ciclista Tara Gins è stata licenziata dal ruolo di direttore sportivo per delle foto su PlayBoy e per un calendario. Lo sfogo su Instagram: “Mi sarebbe piaciuto esser giudicata per le mie capacità”

Era stata promossa per il ruolo di direttore sportivo in una squadra di ciclismo under 23 del Belgio. Un ruolo ambito, naturale prosieguo di una vita dedicata alle due ruote. Ma Tara Gins, ex ciclista di 30 anni di origine belga, è stata licenziata ancor prima di cominciare questa nuova avventura. Il motivo sono alcune fotografie balzate agli occhi della dirigenza della squadra, foto hot pubblicate sul periodico PlayBoy e su un calendario uscito nelle scorse settimane, poco prima di insediarsi nel nuovo ruolo.

A spiegare la vicenda la stessa Tara Gins, che affida che affida al suo profilo Instagram lo sfogo per quello che è successo. Queste le sue parole: “Mi hanno detto che un membro dello staff si era imbattuto in qualche mia foto. Ha girato quegli scatti agli altri membri della dirigenza e qualcuno a quel punto ha minacciato il presidente della squadra di girare quelle foto allo sponsor. Un servizio fotografico – scrive – Ne ho fatti due negli ultimi due mesi, uno per Playboy e uno per un calendario: non sono certa nemmeno di quali siano le foto ‘incriminate’.  Il calendario è uscito nella prima settimana di gennaio, quindi immagino che siano quelle le immagini che hanno ritenuto compromettenti, ma di questo non sono certa al 100%“.

Nel servizio per Playboy ero nuda – aggiunge poi –, ma con le parti più intime coperte, quindi niente di volgare. Nel calendario invece ero in topless. E non c’era nessun riferimento al ciclismo. Dopo la telefonata di sabato – ha concluso Tara Gins – ho inviato un messaggio al presidente della squadra spiegandogli il mio punto di vista e cosa ne pensavo. Ovvero, mi sarebbe piaciuto essere giudicata per le mie capacità come direttore sportivo e non da alcune foto. Lui mi ha risposto che in linea di principio era d’accordo con me, ma mi ha anche detto: ‘Non posso farci niente perché ho degli sponsor e non posso perderli’”.