22 Marzo 2021 - 20:45

Transfobia e ideologie dell’odio. I contenuti “mascherati” di Tik Tok

Tik Tok

Rimozione profili e contenuti social che incitano all’odio. Come sta accadendo su Tik Tok non sempre è tutto così “esplicito”

Poco prima della campagna elettorale americana la piattaforma Tik Tok, conosciuta nel mondo social principalmente per la popolarità di video divertenti, balli e micro v-log, decise definitivamente di eliminare tutti quei contenuti e profili di autori a sostegno dell’ex Presidente Americano Donald Trump, che cercavano di screditare la controparte dei democratici. Commenti d’odio e disinformazione la parola chiave di questi contenuti da cui nemmeno le campagne delle vaccinazioni contro il Coronavirus ne sono state immuni.

Il social network cinese ha alla fine rimosso gli autori e provveduto, secondo una consuetudine comune a molte altre piattaforme virtuali, di servirsi delle segnalazione di utenti che denunciavano l’identificazione di contenuti d’odio con particolari parole chiave, hashtag e profili.

Ma a quanto pare tutto questo non è stato sufficiente per arrestare la scalata alla viralità di gruppi di estrema destra, che ripropongono le loro ideologie dell’odio in maniera molto più subdola o quasi irriconoscibile per un adolescente, tanto più se gli autori di tali contenuti sono gli stessi coetanei.

La settimana scorsa impazzava sul social network Tik Tok il concetto di “Super Straight” ovvero super etero, con l’intenzione di screditare velatamente la comunità Lgbt e camuffare la presa in giro con l’idea di “orientamento sessuale”. Non era proprio così, dal momento in cui gli utenti di estrema destra lo hanno sfruttato per riproporre video fasulli di coming out.

Non si tratta di orientamento e di gusti sessuali diversi, ma di “transfobia“, cioè di quell’atteggiamento di negare l’identità di uomo o di donna a chi si identifica in un sesso diverso rispetto a quello attribuito alla nascita. Gli autori di post che dichiarano apertamente di non frequentare qualcuno per il suo sesso non è solo una scelta personale, ma un atteggiamento discriminatorio.

L’acronimo con cui “Super Straight” rimbalzava su Tik Tok era nient’altro SS, abbreviazione che si fa portatrice di pericolose e ignobili nostalgie di ideologie naziste.

I contenuti con l’obiettivo di discriminare questa o quella categoria vengono veicolati finemente in un contesto di contenuti neutrali e divertenti, da poter risultare una “trappola” per giovani utenti.