21 Maggio 2022 - 12:10

Ucraina, Berlusconi: “Kiev dica sì a Mosca”. Poi fa retromarcia

Berlusconi Maurizio Costanzo

Secondo Berlusconi, l’Ucraina dovrebbe ascoltare la Russia. Il Cavaliere tende la mano a Putin, ma successivamente si pente e fa retromarcia

Il vecchio amore non si scorda mai. E anche per Silvio Berlusconi, sembra che valga lo stesso principio. Il Cavaliere ha scelto Napoli per la sua nuova sortita. Per la seconda volta in dieci giorni il leader di Forza Italia cerca di smarcarsi dall’anti-putinismo di Governo ed europeo. E per la seconda volta, nel giro di poche ore, deve correggere, precisare, sgomberare il campo da pericolosi fraintendimenti. Una scelta dialettica che comincia ad essere imbarazzante.

A Napoli, si è presentato dicendo: “Dopo l’uscita di scena della Merkel in Europa resto io l’unico leader.
Un chiaro segnale di sfida alla coalizione di centrodestra. Dunque il leader di Forza Italia è tornato, come perno indispensabile della coalizione di centrodestra.

Perché senza di noi, senza Forza Italia, quella rimane solo destra-destra. Nove anni fa sono stato escluso e buttato fuori dal Senato dalla magistratura di sinistra e da una legge, la Severino, applicata retroattivamente e anticostituzionale. Ora torno in campo, per la seconda volta. Come nel ’94 sento la responsabilità di dare all’Italia un futuro di benessere e libertà.” ha dichiarato.

Poi la gaffe sull’Ucraina: “La UE deve ritrovarsi unita e fare una proposta di pace. Riunire una conferenza di pace dove si crea di convincere Zelensky ad accettare le richieste di Putin.
Gaffe che è stata poi smentita su Twitter dallo stesso Berlusconi: “L’Ucraina invasa ha diritto di difendersi, i popoli liberi hanno il dovere di aiutarla. L’unica pace possibile è il ritiro della Russia. Una pace diversa si chiamerebbe resa.

Insomma, posizioni non molto chiare.