5 Settembre 2018 - 18:38

Vaccini, il governo fa dietro front: ci sarà l’obbligo

vaccini

Il Governo ha deciso di ritirare l’emendamento che avrebbe permesso ai bambini non vaccinati di iscriversi alle scuole pubbliche. Resta l’obbligo sui vaccini

La lotta ai vaccini è sempre stata una delle tematiche più discusse del Movimento 5 Stelle, al punto che il timore di un aumento della popolazione non vaccinata aveva spinto il precedente governo ad introdurre l’obbligo vaccinale per i bambini che intendono iscriversi a scuola, sul modello di altri paesi occidentali (come l’Australia). Su questo tema i grillini erano riusciti a portare dalla loro anche l’alleato Matteo Salvini. Anche in campagna elettorale, l’abolizione dell’obbligo vaccinale per frequentare le scuole figurava tra le proposte del programma pentastellato, e non è venuto meno dopo il contratto di governo.

Nel decreto milleproroghe, pertanto, era stato previsto dal Movimento Cinque Stelle e dalla Lega un emendamento che abolisse il divieto, dopo che negli scorsi mesi si era parlato di introdurre un “obbligo flessibile” o addirittura di un’autocertificazione sufficiente all’iscrizione. Contro la proposta si erano sempre dichiarate le opposizioni, in particolar modo il Partito Democratico, così come +Europa.

Oggi il Governo ha ritirato l’emendamento, decidendo quindi di lasciare intatto l’obbligo sui vaccini introdotto dalla precedente legislatura e venendo meno ad una delle proposte più specifiche formulate durante la campagna elettorale. Diverse parti interessate, tra cui l’Istituto superiore di sanità, le società scientifiche di medici e di pediatri e diversi presidi scolastici, ma anche il presidente della Commissione vaccini nominato dalla stessa ministra Grillo, Vittorio Demicheli, già da tempo si erano detti favorevoli all’obbligo, non solo a tutela dei bambini sottolineando i rischi della crescita del numero di persone non vaccinate, che facendo venir meno l’immunità di gregge metterebbero a rischio l’intera popolazione e in particolar modo coloro che, per patologie varie, non possono vaccinarsi.

Ha prevalso il buonsenso e la scienza, hanno vinto i medici, gli insegnanti, i genitori preoccupati per i propri figli“, ha dichiarato ad esempio Lia Quartapelle, deputata PD. Mentre il coordinatore della commissione salute della conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (assessore del Piemonte), ha detto che “sul tema dei vaccini finalmente stanno prevalendo un atteggiamento di razionalità, le ragioni della scienza e l’esigenza della massima tutela possibile della salute dei bambini. Sono lieto che sia stata accolta la proposta, che abbiamo avanzato già un mese fa, di eliminare l’emendamento, approvato al Senato, al decreto Milleproroghe che avrebbe consentito l’accesso alle scuole materne e ai nidi senza la documentazione comprovante la vaccinazione“.

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