13 Maggio 2020 - 10:51

Vettel e la Ferrari, cronaca di un amore mai nato

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Sebastian Vettel chiuderà la sua avventura in Ferrari al termine della stagione 2020. Ecco cosa non ha funzionato nel matrimonio tra “Seb” e il Cavallino Rampante

Con un semplice comunicato, arrivato come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri la Ferrari ha comunicato che la stagione 2020 sarà l’ultima per Sebastian Vettel con la Scuderia del Cavallino Rampante. Un matrimonio iniziato il 20 Novembre 2014 con l’intenzione di riportare in cima al mondo la “Rossa” e terminato invece con tanti rimpianti e la sensazione che le cose sarebbero potute andare diversamente.

Come sempre, quando una relazione finisce, le colpe non sono mai da cercare in una sola delle controparti. Anche nel rapporto Ferrari-Seb, gli errori sono arrivati sia da parte del Team sia da parte del pilota. Nel corso dei 5 anni a Maranello del 4 volte campione del mondo ci sono stati alti e bassi. O meglio, pochi alti e tanti bassi, specialmente nelle ultime due stagioni. Rinunciare ad un pilota quattro volte iridato del calibro di Sebastian Vettel resta comunque una decisione dolorosa, analizziamo quindi quali sono i motivi che hanno portato la Scuderia creata dal genio di Enzo Ferrari a maturare questa scelta.

Gli errori di Seb

Dopo la fama di imbattibile maturata in Red Bull con i quattro titoli mondiali consecutivi, ci si aspettava molto da Vettel in Ferrari. Le doti del tedesco non sono certo in discussione ma nella sua esperienza in rosso al nativo di Heppenheim è spesso mancato il “killer instinct”, dote che invece caratterizza il suo grande rivale Lewis Hamilton. Seb ha spesso mostrato segnali di nervosismo sotto pressione e nel biennio 2017-2018 gli errori del tedesco sono stati numerosi: l’incidente di Baku, la follia di Singapore, il testacoda a Monza e gli episodi di Austin e Suzuka. In particolare nel 2017 il titolo piloti sembrava a portata di mano ma proprio i continui errori di Seb hanno portato ancora una volta al trionfo Hamilton e la Mercedes, bravi a sfruttare ogni piccola o grande incertezza del tedesco. Una sequenza da film horror che ha portato più di un dubbio tra i vertici di Maranello: chi è oggi Sebastian Vettel? Il cannibale della Red Bull o l’incostante degli ultimi anni? L’idea di Binotto & Co. sembra chiara.

Fattore Economico

Nel 2017 Sebastian Vettel venne confermato per altre tre stagioni firmando un contratto di circa 100 milioni di euro. Una cifra astronomica ma che rientra nei parametri di un fuoriclasse della Formula 1. Dopo 2 stagioni deludenti e la crisi causata dal Coronavirus, le cifre nel contratto di Seb sono però diventate troppo pesanti da sostenere e l’idea di Ferrari è quella di ripartire con contratti più vicini in termini di cifre a quelli dell’attuale compagno di squadra di Sebastian, il giovane e più economico Charles Leclerc.

Charles Leclerc

Eh si, Charles Leclerc. Il pilota monegasco potrebbe essere l’ultimo ma decisivo fattore che ha spinto la Ferrari a chiudere il rapporto con Vettel. Nell’ultima stagione, piena di delusioni, l’unico raggio di luce è stato proprio il “predestinato”. Nella sua prima stagione in Ferrari, il prodotto della Ferrari Academy ha portato a casa 7 pole position e 2 vittorie, delle quali una nel circuito di casa a Monza davanti ad una marea rossa in delirio. A soli 22 anni, Charles è il futuro della rossa e l’indiscusso numero 1 all’interno del Team. Il team principal Mattia Binotto punta forte su di lui e anche i tifosi hanno ormai da tempo scelto da che parte stare: Sebastian Vettel è il passato, Charles Leclerc il presente e il futuro.