25 Ottobre 2019 - 12:56

Zaniolo, l’agente replica a Capello: “Parole ingiuste e indecorose”

Zaniolo

Caludio Vigorelli e De Sanctis replicano alla stoccata di Capello su Zaniolo: “L’unica cosa più goffa è stata la rovesciata di Adani”

Il caso Zaniolo continua a far discutere, con gli interventi di Vigorelli e De Sanctis pronti a difendere il calciatore della Roma. Nel corso del post partita della gara di Champions League dell’Inter, Fabio Capello, parlando con il giovane Esposito, ha lanciato una stoccata a Zaniolo: “Non prendere la sua strada”.

Parole che non sono piaciute ai tifosi della Roma e all’ambiente. Il calciatore ha risposto sul campo con un gol  e un’esultanza polemica, mentre i dirigenti della Roma hanno preso posizione direttamente ai microfoni.

Il direttore sportivo De Sanctis, prima della gara, ha espresso il suo pensiero con una battuta: “Con tutto il rispetto di Capello, che ha fatto la storia del calcio italiano e di questo club, l’unica cosa più goffa che ho visto in queste ore è stata la rovesciata di Adani. Noi da Nicolò riceviamo tanto, è forte e un gran professionista ma pur sempre un adolescente. Ha sempre fatto quello che gli è stato chiesto in campo e fuori. La società ha dimostrato di tenerci tanto con il rinnovo di contratto”.

Le parole di Caludio Vigorelli

Arrivano puntuali anche le difese da parte del suo agente: “Può capitare a tutti che la vita, ad un certo punto, ci trasformi da persona a paradigma. A Nicoló Zaniolo è successo. In poco più di un anno un ragazzo di 19 anni è passato dalla notorietà riservata agli stretti addetti ai lavori del calcio alla ribalta internazionale, nel segno di un successo precoce fatto di lavoro e sacrificio. Credo che alla sua età  ci sia anche il diritto di poter essere compreso quando s’incappa in qualche errore, peraltro più di forma che di sostanza, ed in ogni caso già emendato.

Da qui a trasformarlo in modello negativo, ritengo che il passo sia lungo.  Dispiace che Capello si sia unito, pur sorridendo, ad una corrente di pensiero inutilmente denigratoria nei confronti di uno dei migliori prospetti del nostro calcio. Nicoló ha peccato d’immaturità, ha doverosamente pagato e ha voltato pagina, comportandosi da quel momento in modo impeccabile sia nella Roma che in Nazionale. Farlo ergere a modello negativo è ingiusto e ingeneroso, soprattutto se il giudizio viene da un personaggio di altissimo livello come Capello, di cui peraltro – come per tanti grandi – si ricordano peccati di gioventù”