4 Agosto 2022 - 10:10

Cina, esercitazioni marittime vicino le coste di Taiwan

Solo un esercitazione militare a vasta scala. Questa la motivazione cinese sugli avvenimenti delle ultime ore intorno l'isola di Taipei

Xi Jinping, uiguri, cina

La volontà cinese di riconquistare Taiwan non dovrebbe più essere una novità. Anzi, dopo le dichiarazioni del direttore della CIA, William Burns, le intenzione asiatiche erano già stare riprese. Ciò che non si aspettava forse l’americano era la rapida evoluzione nel giro di un mese degli eventi. Infatti Burns aveva dato l’allarme di una possibile invasione della Cina nell’isola indipendente nel giro di un anno o giù di lì.

Invece si è passati subito all’offensiva già adesso. È notizia di poche ore fa, precisamente alle 06:00 italiane, che la Cina abbia avviato una massiccia campagna militare intorno le coste di Taiwan. Il motivo ufficiale della repubblica asiatica è stato definitivo come una mera esercitazione. “Manovre militari e d’addestramento su vasta scala“. In realtà la manovra cinese è partita dopo l’approdo sull’isola della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi. La tensione creatasi tra le nazioni ha provocato alla reazione di Pechino.

Taiwan in stato di allerta

A seguito di ciò, si esposto il Ministero della Difesa di Taiwan dichiarando che Taipei si preparerà alla guerra “senza cercare la guerra”. Le azioni militari cinese a fuoco vivo sono state definite “un comportamento irrazionale”, mentre la Peloso ha dichiarato che la sua presenza a Taiwan che ciò rappresenta un segnale inequivocabile. Gli USA infatti non hanno intenzione di abbandonare l’isola indipendente, anzi, come loro importante alleata logistica sono pronti a scendere in campo in caso di guerra.

Nel frattempo l’esercitazione militare cinese ha sforato anche nelle aree marittime del Giappone, oltre a quelle intorno a Taiwan. Ciò ha alzato notevolmente le discussioni a Tokyo, su un suo possibile intervento nel prossimo conflitto.