14 Marzo 2016 - 23:05

Doctor Who 9×06 “la donna che visse” – Analisi e Curiosità

Doctor Who torna, anche questa settimana, sugli schermi di Rai 4, mostrandoci un dottore privo di Clara e alle prese con la ragazza che un tempo conobbe con il nome di Ashildr…

[ads1] Il sesto episodio della stagione 9 di Doctor Who presenta un’ambientazione molto diversa rispetto a quella dell’episodio precedente: ci troviamo in una Londra del 1600 al pieno della sua corruzione ed oscurità.

NARRAZIONE

Maisie Williams interpreta Ashildr.

Maisie Williams interpreta Ashildr.

[dropcap]I[/dropcap]n questo clima tetro ma affascinante il Dottore ritrova finalmente Ashildr, la ragazza che aveva salvato e reso immortale. La ragazza lo riconosce, ma allo stesso tempo non ricorda chi fosse lei stessa, si fa chiamare semplicemente “Io”, e non presenta più alcun sentimento positivo nei confronti degli altri esseri umani. L‘intero episodio rappresenta una riscoperta del proprio ego, delle emozioni umane e della repressione dei risentimenti. Ashildr affida i suoi ricordi a numerosi diari da lei scritti, dove emergono tutte le gioie e sofferenze delle sue numerose vite, vissute all’interno di un solo e gracile corpo. “La donna che visse” ha come obiettivo principale quello di delineare la poesia dell’esistenza umana, scopo principale anche dell’intera serie. Il ritmo con il quale questo episodio presenta gli avvenimenti è lento e malinconico, non risultando però in alcun modo noioso.

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FOTOGRAFIA

[dropcap]C[/dropcap]ome sempre accade in Doctor Who, la fotografia è un punto di forza della serie. Immagini nitide, d’impatto e semplicemente belle da guardare nella sua semplicità arricchiscono la trama di un episodio che vuole far riflettere il telespettatore, fino a farlo emozionare e sconvolgere.

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Regia

[dropcap]S[/dropcap]critto da Catherine Tregenna e diretto da Ed Bazalgette, il sesto episodio di Doctor Who presenta una regia semplice che predilige le inqudrature in primo piano e, per ragioni di trama, le scene notturne.

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COSTUMI

[dropcap]A[/dropcap]spetto importante dell’episodio è sicuramente quello dei costumi, i quali ricalcano in maniera impeccabile quelli della Londra seicentesca.

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RECITAZIONE

[dropcap]P[/dropcap]er quanto concerne la recitazione, la nuova accoppiata Capaldi-Williams risulta assolutamente vincente, non facendo sentire la mancanza della sempre ottima Jenna Coleman, la quale appare solo in un cameo finale. Maisie Williams dimostra, anche questa volta, di essere un’attrice da un talento non indifferente. 

In conclusione, anche in questo episodio, Moffat ci regala un altro straordinario assaggio di una delle stagioni più spettacolari di Doctor Who. 

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