28 Novembre 2017 - 16:46

Da domani in aula nuova manovra: stress-test per il Governo?

taglio dei parlamentari

Approderà alla Camera da domani una manovra che prevede il caregiver da 60 milioni in tre anni, ma le poltrone tremano e le alleanze vacillano

La Manovra che da domani arriverà sul tavolo del Parlamento italiano ha il sapore di uno stresstest per questi ultimi scampoli dell’era Gentiloni. A dirla tutta, a pagare il prezzo più alto dei continui tira e molla e compromessi del Palazzo, sono sempre i cittadini, stratificati in fasce economiche sempre più deboli.

È a loro, dunque, che dovrebbe rivolgersi il maxi-provvedimento da 60 milioni di euro l’anno, più che lasciare che questa sia il match point di una partita elettorale ancora neppure così chiara. Ma le esigenze di chi l’Italia la vive da sotto sembrano essere le grandi assenti del dibattito politico che infiamma in queste ore giornali, congressi e tv. Così come anche i famigerati 60 milioni latitano misteriosamente dalle casse dello Stato.

La Manovra da 60 milioni senza i 60 milioni, l’imperativo è correre ai ripari

Il rimpallo della Legge a suon di compromessi da Palazzo Madama a Montecitorio, è lo specchio amplificato di un vizio tutto italiano: correre ai ripari, affidarsi all'”accidentale” quando non si è avuto tempo o voglia di programmare stabilmente. Il ping-pong somiglia tanto alle case che crollano dopo un terremoto: si pensa basti la solidarietà accidentale di un sms solidale, piuttosto che, magari, costruire altrove.

Costruire dev’essere davvero un verbo difficile a Roma dove si procede senza luce, a tentoni, inventandosi risorse slabbrate, smozzicate qua e là, come il vestito di Cenerentola.

Manovra, la caccia alle risorse è un do ut des che non accontenta nessuno

Sul fronte delle risorse, la situazione somiglia ad un vestito pieno di pezze: al bonus bebè sono stati garantiti “appena” 18,5 milioni che saranno dimezzati alla fine del primo Biennio di Gazzetta. Sulla proposta di abolizione del superticket pende una taglia di 60 milioni (a fronte dei 600 iniziali del disegno di Pisapia).

Infine per il caregiver, vale a dire l’assistenza ai familiari più prossimi, disabili o malati, sono stati stanziati 60 milioni spalmati in un triennio.

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