Euro 2016, il Girone F ai Raggi X
Il Girone F sarà l’ultimo ad esordire a Euro 2016. Portogallo di poco favorito; alle spalle dei lusitani, le sorprese Austria, Islanda e Ungheria partono alla pari per il secondo posto
[ads1] È finalmente arrivato il d-day del calcio europeo: da stasera si inizia a far sul serio con la partita inaugurale del Girone A di Euro 2016 tra Francia e Romania. Domani sarà il turno del gruppo B, seguito tra domenica e lunedì dai gruppi C e D ed E. L’ultimo a scendere in campo sarà il Girone F, quello che proveremo ad analizzare oggi.
Il Girone F si presenta in assoluto come il più equilibrato di tutta la manifestazione: il Portogallo, a prima vista, parrebbe la meno attrezzata delle sei teste di serie, ma comunque favorita per la vittoria nel suo raggruppamento. Alle spalle della nazionale lusitana, tre grandi sorprese di Euro 2016: Austria, Islanda e Ungheria partono tutte più o meno alla pari, e si contenderanno fino all’ultima partita il secondo posto e il terzo (che potrebbe valere l’accesso agli ottavi). Fondamentale per spezzare l’equilibrio del Girone F sarà la prima giornata in calendario: si parte il 14 giugno col derby asburgico Austria-Ungheria alle 18:00, per chiudere con Portogallo-Islanda alle 21:00.
PORTOGALLO – Al Servizio di CR7: Nazionale molto strana quella portoghese, da sempre fucina di enormi talenti (da Eusebio a Rui Costa, da Figo a Cristiano Ronaldo e molti altri ancora) che però non sono mai riusciti a far vincere trofei alla propria selezione. Dopo la finale di Euro 2004 clamorosamente persa in casa contro la Grecia, il Portogallo ha conquistato “solo” una semifinale mondiale nel 2006 come miglior risultato, senza mai riuscire a salire quell’ultimo step che separa i lusitani dalla gloria. In Francia, il CT Fernando Santos avrà dalla sua parte l’astro più luminoso del calcio europeo (e per molti anche mondiale), il fuoriclasse assoluto: a casa di Cristiano Ronaldo, la bacheca dei trofei (conquistati con Real Madrid, Manchester United e Sporting, oltre ai tre palloni d’oro vinti come riconoscimento individuale) è stracolma, ma ci sarebbe ancora posto per un alloro conquistato con la nazionale, l’ultimo tassello che manca a CR7 per sedere al tavolo coi più grandi di sempre. Il vero problema è che, a differenza di quel che accade nel Real Madrid, la squadra del Portogallo non sembra attrezzata al meglio per sostenere il fuoriclasse, ma comunque dovrebbe bastare per vincere il Girone F; poi si vedrà.
Nel 4-3-3 di partenza, l’attacco a disposizione di Santos è certamente il reparto più completo: ai lati di CR7 agiranno con ogni probabilità Joao Mario (Sporting) e Nani (ex Man Utd, ora al Fenerbache). Non impossibile, tuttavia, il ricorso ad un centravanti d’area come Eder del Lille, con Ronaldo spostato sulla destra. Tante le armi anche a partita in corso, soprattutto sugli esterni: Vieirinha (Wolfsburg), Guerreiro (Lorient), Adrien Silva (Sporting), Rafa Silva (Braga), l’astro nascente del Benfica Renato Sanches e l’ex Inter (attualmente al Besiktas) Quaresma sembrano già pronti a far partire le staffette tra di loro e con i titolari per garantire ricambio e freschezza all’attacco, reparto su cui punta tutto il CT Santos. A centrocampo, spicca l’assenza dell’ex juventino Tiago, finalista dell’ultima Champions con l’Atletico. In cabina di regia toccherà, dunque, all’esperto Joao Moutinho del Monaco; ai suoi lati, scalpita per una maglia da titolare André Gomes del Valencia (corteggiato dalla Juve). L’altro posto se lo contenderanno Danilo Pereira (Porto) e William Carvalho (Benfica). In difesa, le scelte sono per lo più fatte: nel cuore della terza linea ci sarà il controverso centrale del Real Madrid Pepe, affiancato dal nuovo acquisto del Cagliari Bruno Alves, in vantaggio sull’ex Porto, Real e Chelsea Ricardo Carvalho (ora all’OIH). Sulle fasce, spazio al terzino Soares del Southampton sulla destra, con Eliseu del Benfica dall’altra parte. In porta, sicuro di una maglia Rui Patricio dello Sporting. Qui l’elenco dei 23.
ISLANDA – Ghiaccio nelle Vene: Tra le tante cenerentole dei Euro 2016, l’Islanda è senz’altro la favola più bella. Tra le nazionali scandinave, l’Islanda era quella meno accreditata per il viaggio in Francia. Invece gli uomini del CT svedese Lagerback hanno guadagnato il pass per la Francia con un girone di qualificazione pressoché perfetto, chiuso alle spalle della Repubblica Ceca e davanti alla corazzata Olanda, clamorosamente rimasta senza biglietto per la Francia. Il segreto del 4-4-2 di Lagerback è senz’altro la solidità: l’Islanda propone un calcio magari non spettacolare, ma estremamente concreto e roccioso, commisurato ai valori non eccelsi degli effettivi in campo, in puro stile nordico. La stella della nazionale islandese è Gylfi Sigurdsson, talentuoso trequartista dello Swansea City che con le sue giocate ha dato una grossa mano ai suoi per lo storico approdo al Girone F di Euro 2016. Nel centrocampo a quattro, l’ex Tottenham avrà ruoli prevalentemente di regia, vista la presenza al suo fianco del roccioso Gunnarsson, mediano del Cardiff City. Sulle fasce, spazio all’imprevedibilità di Gudmundsson del Charlton e alla concretezza dell’ex Pescara e Samp Bjarnason (ora al Basilea). Probabile anche un impiego dell’udinese Hallfredsson, che permetterebbe a Sigurdsson di giocare più avanzato. In attacco si prepara una vera e propria staffetta: partono in vantaggio l’attaccante del Nantes Sigthorsson e la punta del Kaiserslautern Bodvarsson, ma scalpitano dalla panchina il 37enne capitano Gudjohnsen del Molde (ex Chelsea) e il bomber dell’Augsburg Finnbogason. Al centro della difesa a quattro, davanti ad Hallordsson (Bodø/Glimt) agiranno Ragnar Sigurdsson (Kuban) e Aranson (Malmoe), mentre sulle fasce i probabili titolari saranno Saevarsson (Hammarby) e Skulason (Odense). Come primo rincalzo, lo juventino (in prestito al Cesena) Magnusson. Qui i 23 agli ordini di Lagerback.
AUSTRIA – La Miglior Nazionale di Sempre: Arriva lanciatissima nel Girone F l’Austria del CT Koller. La rappresentativa austriaca torna agli Europei dopo l’edizione ospitata nel 2008, e lo fa in grande stile, avendo vinto a mani basse il raggruppamento con Russia, Svezia e Montenegro. In molti segnalano questa nazionale come la migliore che il piccolo Paese alpino abbia mai avuto: il segreto è un oculatissimo meltin’ pot (dato in controtendenza con le ultime, discutibili, iniziative politiche di Vienna in materia di immigrazione), che ha messo nelle mani del CT Koller una selezione di calciatori con vissuti umani e sportivi molto diversi, capaci di mescolarsi in un cocktail esplosivo che potrebbe anche fare vittime illustri in Francia. La stella più luminosa è l’esterno del Bayern Monaco Alaba, che nella sua nazionale ha ricoperto un po’ tutti i ruoli, dal terzino alla’ala, fino al regista. Nell’elenco dei convocati è listato centrocampista, ed è probabile che vada ad agire come fulcro del gioco nel 4-2-3-1 di partenza, al fianco del mediano del Mainz Baumgartlinger. In difesa l’altra eccellenza della nazionale austriaca: sulla sinistra dello schieramento a quattro, infatti, spicca il nome di Fuchs, terzino titolare del Leicester campione d’Inghilterra, dotato di un mancino illuminato. Nel cuore della retroguardia agiranno il centrale della Dinamo Kiev Dragovic e Hinteregger (Borussia M’gladbach), con Klein (Stoccarda) a tutta fascia sulla destra. La prima alternativa è il veterano Prodl del Watford. Molto talentuoso il terzetto di trequartisti: risalta all’occhio il nome dell’ex Inter Arnautovic (ora allo Stoke City) sulla sinistra, con Junuzovic (Werder) al centro e Harnik (Stoccarda) a destra. Toccherà a Janko del Basilea reggere il peso dell’attacco da solo, ma occhio alle sue condizioni non ottimali; in caso di forfait, avranno la loro occasione il bomber dell’Ingolstadt Hinterseer e il giovane Okotie del Monaco 1860.
UNGHERIA – L’Importante è Partecipare?: Approda a fari spenti al Girone F di Euro 2016 l’Ungheria, che torna tra i protagonisti della rassegna continentale 44 anni dopo l’ultima apparizione. Nel passato dell’Ungheria ci sono grandi ricordi, legati soprattutto al nome di Puskas, ma ormai l’albo d’oro è parecchio ingiallito e le pretese dei magiari nettamente ridimensionate. La nazionale del CT tedesco Storck ha staccato il pass per la Francia dopo lo spareggio vittorioso contro la Norvegia, e si accinge a scendere in campo con lo spirito di chi sa già di aver fatto un’impresa a qualificarsi e può giocare senza pressioni eccessive sulle spalle, cercando lo scalpo di nazionali più quotate. Il giocatore più famoso (nonché capitano) della rappresentativa magiara è l’ala del Bursaspor Dzsudzsak, con un passato da promessa mai mantenuta al PSV e all’Anzhi. Al suo fianco, nel 4-2-3-1 di base (probabile anche un più classico 4-4-2), agiranno Kleinheisler (Werder) e Nemeth (Al Gharafa), con Lovrencsics (Lech Poznan) come alternativa di copertura. In attacco, toccherà con ogni probabilità a Szalai (Hannover), ma si fa largo anche l’ipotesi della “linea verde”, capeggiata dal giovane Priskin dello Slovan. Parte più indietro Nicolics (Legia). In difesa le scelte sembrano fatte: sulla destra sicuro del posto Fiola (Puskás Akadémia), così come Kadar (Lech Poznan) dall’altra parte. Al centro Lang del Videoton e Guzmics del Wisla. La cerniera di centrocampo sarà composta dal veterano Gera (Ferencvaros) e da Elek del Diósgyőr. Parte più indietro il giovane Nagy del Ferencvaros. In porta sicuro del posto il quarantenne Kiraly, famoso per scendere in campo con i pantaloni della tuta. Qui la lista dei 23.
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