11 Novembre 2017 - 16:29

Grey’s Anatomy 14×07- Who Lives, Who Dies, Who Tell Your Story

Grey

300entesimo episodio per Grey’s Anatomy. La 14×07 è stata una puntata rivolta verso tutto quello che ci ha fatto innamorare di questa serie. Grazie Shonda

Shonda sa sempre come farci sognare e piangere. Shonda sa cos’è stato a farci innamorare di questa serie e sa dove colpirci per farcela amare ancora di più. La sintesi perfetta per questa puntata è

MAGIC

Meredith, Alex, George, Izzie e Cristina (MAGIC unendo le iniziali dei loro nomi), ma anche Derek, Lexie, Max, Burke, Callie, Ellis Grey. Per l’episodio numero 300 erano tutti lì. Li hanno citati, li abbiamo visti, in un modo o nell’altro tutti sono tornati in questa puntata.

Non importa tanto la trama della puntata in sé, quanto il fatto che alla fine ci si ritrova con i lacrimoni da asciugare e sentimenti contrastanti. Shonda ci ha dato un pugno nello stomaco e una cosa bella per farci star bene, per farci star meglio.

Arrivano dei ragazzi, tirocinanti di un altro ospedale e sembrano George, Cristina e Izzie. Tutti al Grey-Sloan si accorgono della somiglianza e quindi via ad uno sciame di ricordi che ci riporta all’amicizia Meredith-Cristina, al triste ricordo della morte di O’Malley, alla coppia Izzie-Alex e tutto il resto sembra perdere di importanza.

Catapultati tra il passato e il presente la puntata scorre via fino al momento più importante, L’Harper Avery. Meredith non è partita per Boston per salvare la vita alla sosia di Cristina e la Bailey, assieme al dottor Webber, decidono di ”farla partecipare” mettendo un maxi schermo nella sala operatoria.

Tutti assistono al momento in cui finalmente Meredith, dopo quattordici stagioni di sofferenza e sfiga, riceve una delle gioie più belle.

Meredith Grey vince l’Harper Avery e non essendo presente, Jackson fa uno dei discorsi più belli di tutta la serie. Voglio riportarvelo per quello che è:

”Nonostante sapesse che avrebbe potuto vincere questo premio, la dottoressa Grey ha preferito rimanere a Seattle. C’erano dei pazienti e sapeva benissimo di essere la persona giusta per curarli. Questo è solo uno dei motivi per cui sono estremamente fiero di poterla definire non solo mia collega, ma anche mia amica. La dottoressa Grey ha subito più perdite nella sua vita, di quante una qualunque persona potrebbe ritenere giuste. Ha perso sua sorella Lexie Grey, che so per certo avrebbe amato essere qui con noi, stasera. Ha perso suo marito, il dottor Derek Shepherd che sapeva con assoluta certezza che questa serata sarebbe arrivata. Ed ha perso sua madre, la dottoressa Ellis Grey, che ha vinto questo premio due volte, di cui la prima da specializzanda e probabilmente ne avrebbe vinti altri se non fosse mancata così presto. Ma la cosa più straordinaria di Meredith è la sua capacità di prendere questo dolore, queste perdite e di farne la sua motivazione. Motivazione a salvare vite, a rendere le cose migliori. E nonostante tutto ciò che ha perso, ha continuato a trovare la gioia nel suo lavoro come chirurgo, come insegnante, come madre. Ed è stata capace di condividere questa gioia grazie al suo spirito di scoperta, di apertura e di speranza, anche nel più cupo dei momenti. Sono estremamente grato per tutto ciò che ho appreso da Meredith Grey ed è per me un grande onore accettare questo premio in sua vece. Congratulazioni Meredith.”

Questo discorso racchiude tutto ciò che è stato Grey’s Anatomy e tutto ciò che è Meredith Grey. Ma soprattutto questo discorso ci invita a non arrenderci mai, a non lasciarci trasportare dalle situazioni negative della vita. Dobbiamo smetterla di piangerci addosso e iniziare a reagire.

Come diceva Ellis Grey che rivediamo nel momento della premiazione, come visione di Meredith, che applaude in vetrata con tutti…

 ”È terribile crescere… ma la giostra continua a girare e tu non puoi scendere”.

PS: Vi prego smettetela di far parlare in italiano i fratelli De Luca che mi sanguinano le orecchie.

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