23 Aprile 2019 - 23:26

Le Iene: Nathan e Simone, un viaggio contro l’abisso della droga

Le Iene e la storia di Simone, 15enne dipendente dalla droga che ha accettato di partire in sella ad una moto con Simone

Nella puntata di stasera de Le Iene è stata raccontata la storia di Nathan, 15 anni e di Simone, motociclista solitario che ha deciso di aiutarlo. Il giovane, infatti, dopo un’infanzia tranquilla, ma senza padre, è caduto nell’abisso della droga.

Dopo aver iniziato con droghe leggere, ha iniziato con quelle più pesanti, fino a finire nel giro di 4 anni in diversi centri di recupero. La permanenza di Nathan lì però, non ha portato nessun risultato e Claudia, sua madre, ha iniziato a preoccuparsi.

Dopo aver lanciato diversi appelli, il grido d’aiuto di Claudia è arrivato a Simone. Quest’ultimo, motociclista on the road e amante della natura e delle avventure into the wild ha deciso di aiutare Nathan. L’obiettivo di Simone è quello di invitare il giovane in un viaggio in moto dal Cile alla Bolivia, passando per l’Argentina. L’auspicio? Che un viaggio possa cambiare il suo atteggiamento verso la vita. Nathan deve imparare che la vita è qualcosa che va oltre la droga.

L’incontro e la proposta del viaggio

Il primo incontro tra i due giovani non è stato facile; si sono trovate una di fronte all’altra due personalità molto diverse: Simone solitario, avventuriero e passionale, Nathan senza passioni se non la droga, non consapevole di ciò che fa e senza un equilibrio.

Dopo 6 mesi di incontri, Nathan e Simone sono diventati amici, confidenti, quasi fratelli; il viaggio è stato proposto al giovane dopo circa un mese dal loro primo incontro, ma l’entusiasmo del 15enne è stato spesso spazzato via dalle sue paure. Un viaggio del genere rappresenta una grande prova di coraggio, una sfida contro se stesso, completamente immerso nella natura.

Un viaggio di 30/35 giorni così lontano da casa non è molto semplice per nessuno dei due: per Nathan una grande difficoltà è l’astinenza, per Simone è il temperamento del ragazzo, con tutti i suoi problemi, nonché con tutti i suoi alti e bassi.

Simone però, dopo mesi di vicinanza con Nathan e sua madre, ha trovato la giusta chiave per aiutarlo e per parlare con lui. Sua madre Claudia perciò non ha paura dell’avventura a cui suo figlio prenderà parte: è speranzosa, soprattutto perché tutte le cure classiche non hanno permesso al giovane Nathan di riprendersi la sua vita.

Dal canto suo Simone andrà fino in fondo con questa avventura perché non tollera che un ragazzo così giovane sia vittima di questo abisso così profondo e pericoloso.

Ce la farà Nathan a tornare da questo viaggio come una persona totalmente nuova e più aperta alla vita?