Venezia in ginocchio, Conte: “Situazione drammatica, ci saremo”
Drammatica la situazione nella laguna veneziana. Conte, giunto a Venezia, ha promesso l’aiuto e la fine imminente dei lavori del MOSE
Da due giorni, vediamo immagini che documentano la scia di devastazione apocalittica e totale e i danni inimmaginabili inferti a Venezia dall’acqua alta. Secondo le stime, circa l’80% della città è stato sommerso, incluso il consiglio regionale del Veneto. Conte oggi presente nella città afferma del “disastro in una delle città più belle d’Italia.”
Il 26 Novembre Conte convoca il Comitatone per i problemi strutturali. “Abbiamo individuato la data del 26 Novembre per riunire il Comitatone, un organo da me convocato per una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia: grandi navi, MOSE, maggiore coordinamento tra le autorità competenti.” ha aggiunto il premier.
Il contesto in cui si è verificato l’allagamento è significativo. Come ha raccontato il vicepresidente della commissione ambiente Andrea Zanoni, “l’aula consigliare si è allagata due minuti dopo che la maggioranza Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia aveva bocciato i nostri emendamenti per contrastare i cambiamenti climatici.” Dal 1923 al 2000 si sono moltiplicati i casi di marea eccezionale e, per quanto siano diversi i fattori che concorrono allo sprofondare di Venezia, il fatto che il livello medio del mare sia cresciuto di 35 centimetri dal 1870 a oggi per colpa del riscaldamento globale non può essere tralasciato.
Il MOSE
“Sarà Elisabetta Spitz, ex direttore dell’Agenzia del Demanio, il super commissario per il MOSE.” Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Ed è proprio sul MOSE che si sono aperte le polemiche. Il Mose è un’opera di ingegneria civile finalizzato alla difesa di Venezia e della sua laguna dalle acque alte. I lavori iniziano nel 2003 e attualmente ancora in fase di realizzazione.
De Micheli, ministro delle Infrastrutture, promette: “Il nostro obiettivo è quello di rendere pronto il MOSE nel 2021. Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal Governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c’è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti. Spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima.”
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