Violenza nei quartieri difficili, si alza la voce della Chiesa
Oggi, 3 novembre, si terrà una messa concelebrata nel Duomo di Napoli. Saranno ricordate tutte le vittime di violenza della Camorra dei quartieri degradati della città
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NAPOLI – “Anche noi preti che viviamo nelle zone più in difficoltà di Napoli, dal centro degradato alla periferia, abbiamo osservato la miseria del nostro popolo e conosciamo le sue sofferenze”.
Inizia così una nota firmata dai preti delle aree difficili della città.
I Sacerdoti di Barra, Forcella, Ponticelli, Quartieri Spagnoli, Rione Sanità, San Giovanni a Teduccio, Scampia e Secondigliano si riuniranno oggi, 3 novembre, alle ore 18.00, per celebrare una messa solenne nel Duomo di Napoli, in memoria di tutte le vittime di violenza.
“Dopo l’efferato omicidio del diciassettenne Genny Cesarano, avvenuto lo scorso 6 settembre, stanchi di vedere sangue scorrere nelle nostre strade, ci siamo riuniti più volte e abbiamo deciso di accompagnare il nostro popolo nella richiesta di giustizia e di normalità per i nostri martoriati quartieri”, si afferma nel comunicato.
“In questi ultimi mesi abbiamo assistito a 48 omicidi”, sottolineano i preti.
Un dato decisamente allarmante per un città che prova, con la celebrazione di oggi, a lanciare un segnale deciso.
Sarà anche l’occasione per comunicare l’organizzazione di una manifestazione pubblica, prevista per il 5 dicembre, in piazza Dante.
“In tale occorrenza, verranno consegnate, a quelli che in questo momento hanno responsabilità di governo, le richieste che stanno emergendo, soprattutto dall’ascolto delle mamme dei nostri territori”, si legge nella nota.
“La comunità cristiana di Napoli è un unico popolo, così come unico dovrebbe essere il modo di amministrare la città, che è purtroppo spaccata in due. Invitiamo, pertanto, tutti gli uomini e le donne di buona volontà, ad unirsi alla nostra preghiera in cattedrale”.
Si conclude così il messaggio d’indignazione, rabbia e speranza che i sacerdoti napoletani hanno rivolto non solo alla popolazione, ma a chi dovrebbe cercare, in maniera più concreta, di risollevarne le sorti.
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